“Se non ci sarà un intervento risolutivo, verranno licenziati a partire dal prossimo 25 novembre i 564 lavoratori dell’ente di formazione Ial Sicilia”. A denunciarlo è la Cisl Scuola per voce di Giovanni Migliore responsabile Formazione.
“Un esempio del massacro subito dal settore in questi anni di evidente incapacità mostrata dal governo regionale, nonostante i tanti appelli e le tante richieste di intervento per evitare il peggio”. “Chiediamo – aggiunge Migliore– all’assessore al Lavoro e alla Formazione, una convocazione urgente delle parti sociali per trovare ogni possibile soluzione che possa garantire la salvaguardia dei posti di lavoro ed il sostegno al reddito dei dipendenti coinvolti dalla crisi aziendale”.
“Sollecitiamo anche con urgenza un tavolo che sblocchi gli stipendi e consenta il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e possa, quindi, garantire prospettive di lavoro ai dipendenti e alle loro famiglie”. Ancor di piu, aggiungono dalla Cisl “alla luce della pubblicazione degli Avvisi 3 e 4 del 2015 che potrebbero consentire la prosecuzione delle attività lavorative delle oltre 500 unità lavorative coinvolte”. Migliore conclude “il governo si faccia carico per tutte le tre figliere di sollecitare il tavolo nazionale di crisi per discutere un piano di ristrutturazione del comparto con l’individuazione di forme di sostegno al reddito e misure di accompagnamento all’esodo”.
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