Incontro Consulenti Lavoro: Modifica ammortizzatori sociali

La riforma degli ammortizzatori sociali introdotta dai decreti attuativi del Jobs Act fa sì che porre un dipendente in Cigs costi al datore di lavoro più che licenziarlo. I consulenti del lavoro di Palermo temono, pertanto, che queste nuove misure potrebbero indurre soprattutto le piccole imprese a valutare prioritariamente il licenziamento rispetto alla Naspi, il cui utilizzo potrebbe rivelarsi vantaggioso solo quando la condizione di crisi sia tale da ipotizzare un esubero comunque strutturale.
Per questa ragione domani, 18 novembre, a Palermo, a palazzo Steri, con inizio alle 9,30, nel convegno “Ripartiamo dal lavoro 2015”, i consulenti del lavoro chiederanno a Bruno Busacca, responsabile della Segreteria tecnica del ministero del Lavoro, e a Ugo Menziani, direttore generale dell’area Ammortizzatori sociali del ministero, di predisporre un’immediata modifica della norma che eviti pesanti ripercussioni sull’occupazione.
“Fino allo scorso 24 settembre – spiega Vincenzo Barbaro, presidente dei consulenti del lavoro di Palermo – la Cigs e la solidarietà rappresentavano un plausibile strumento alternativo alla mobilità. Invece dal 25 settembre è cambiato tutto. Pertanto le valutazioni saranno esclusivamente economiche”.
“Un anno di Cigs – continua Barbaro – nel primo anno del quinquennio, per un lavoratore a zero ore con retribuzione mensile lorda di 2.000 euro, costerà alle imprese circa 2.700 euro in più che licenziarlo. La minore contribuzione per il lavoratore, prevista dal Jobs Act nella misura dello 0,2%, compenserà un anno di Cig o Cigs a zero ore pagato dalle imprese solo dopo 41 anni di minore versamento”.
Secondo Barbaro, “è stato giusto rivedere il sistema degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro per evitare gli abusi del passato: abbiamo assistito per anni a lavoratori parcheggiati senza alcuna prospettiva di recupero occupazionale alimentando un sistema perverso che confondeva il diritto al lavoro con l’erogazione di un sussidio. Ma il peso contributivo del nuovo sistema a carico principalmente delle imprese rischia di penalizzare l’utilizzo genuino di un ammortizzatore sociale in costanza di rapporto”.
Le imprese, alla fine, dovranno fare i conti con i nuovi termini di presentazione e decorrenza della Cigs (un paio di mesi almeno) e con l’alto costo contributivo: due elementi che penalizzeranno le piccole imprese che dispongono di minori strumenti di flessibilità contrattuale e minore capacità finanziaria rispetto alle multinazionali che sui volumi dei lavoratori occupati riusciranno comunque a ridurre l’impatto del maggiore costo.
Ufficio stampa: Michele Guccione 348/2668034

redazione

Recent Posts

A pochi km da Cefalù c’è la città più economica di tutta Italia: qui vivono ancora come il 1978 | Prezzi immortali

Se tutte le città d'Italia sono state travolte dall'aumento dei prezzi, in questa zona dello…

5 ore ago

BIOCERAMICA da alghe: la nuova frontiera dell’edilizia sostenibile

Bioceramica da alghe marine; cambia il futuro dell’edilizia con soluzioni leggere, durevoli e a basso…

7 ore ago

Gatti, non dargli mai questo alimento | Lo fanno tutti credendo di far bene: in realtà è peggio del cianuro

Ecco qual è l'alimento che non dovreste mai dare al vostro gatto visto che è…

8 ore ago

Smartphone rovente, con questo trucco risolvi il problema | Basta posizionarlo in questo modo: torna freddo in 10 secondi

Ecco come fare per non avere lo smartphone rovente, con questo semplice trucco potreste risolvere…

11 ore ago

Mediaset, grave incidente e corsa in ospedale | Ore di grande sofferenza: Maria De Filippi non può fare nulla

L'allarme e la corsa in ospedale: brutta notizia in casa Mediaset. Il pubblico sta vivendo…

13 ore ago

Rinnovo patente, annunciato un nuovo esame | Chi non lo passa saluta la macchina: ecco in cosa consiste

Nuovi esami obbligatori per il rinnovo della patente: il governo valuta cambiamenti che potrebbero riguardare…

17 ore ago