Con grande amarezza e tristezza il gruppo consiliare di maggioranza è costretto ad apprendere a mezzo stampa la reale volontà politica del gruppo di minoranza Attivamente, in merito alla istituzione della commissione d’indagine comunale da loro stessi anche votata in data 12/08/2015 e in data 3/11/2015. La necessità di istituire detta commissione nasce, su proposta del gruppo di maggioranza, dall’esigenza di fare luce e chiarezza a fronte dell’interpellanza regionale n.316 presenta dall’On. Cordaro in data 30/07/2015.
I lavori della commissione, così come regolamentato nella proposta di deliberazione, firmata anche dal capogruppo di opposizione, sarebbero dovuti cominciare in data successiva al 13/11/15. I quattro ragazzi dell’opposizione, alla prima esperienza consiliare, dovrebbero decidere di parlare un linguaggio univoco istituzionale sia dentro la casa comunale, sia in altre sedi. Non si riesce a capire come dopo due votazioni all’unanimità in consiglio comunale e dopo ampie delucidazioni prima, durante e dopo i consigli comunali, cambiano le carte in tavola appellandosi a fantomatici regolamenti inesistenti, quando loro stessi sono stati promotori di una regolamentazione della commissione d’indagine facente parte integrante del corpo della delibera. Ancora fuorviante nel loro comunicato è lo scaricare nella persona del capogruppo di maggioranza, del Presidente del Consiglio e del Segretario Comunale la loro incapacità a seguire i lavori del consiglio in maniera attenta e diligente.
Nessuna pressione e nessuna induzione all’errore è stata posta in essere durante la conferenza dei capigruppo né dal capogruppo di maggioranza né tantomeno dal segretario comunale e dal Presidente del Consiglio. In quella sede con serenità si è addivenuti alla definizione della regolamentazione dei lavori della commissione d’indagine. Tanto è vero che tornati in aula la delibera è stata votata all’unanimità.
Riteniamo quindi che il loro passo indietro nel non voler nominare il loro componente della commissione, il quale ha anche il compito di presiedere detta commissione, sia dettato dai cattivi consigli ricevuti nelle sedi politiche di appartenenza ove l’unico regolamento approvato e in vigore è quello di difendere a tutti i costi le paure del trapassato politico.
Esprimiamo piena solidarietà al Capogruppo di maggioranza, al Presidente del Consiglio, al Segretario Comunale ed in particolar modo al Sindaco Culotta tirata in ballo in modo inopportuno in una discussione che riguarda esclusivamente il Consiglio Comunale.