Se venite da noi, nelle Madonie , a Scillato in particolare e vi soffermate ad osservare il massiccio delle Madonie, in un giorno fortunato e particolarmente favorevole potreste avere la piacevole sorpresa di potere ammirare il volo maestoso dell’Aquila Reale. Proprio così , non tutti sanno che sulle Madonie esiste una bellissima coppia di Aquile Reali per la verità le coppie sono più di una , dislocate in  vari punti del massiccio: Isnello, le Petralie ecc.
La presenza delle aquile però non è frutto di casualità, e’ il risultato di un accurato lavoro di controllo e tutela svolto dal Corpo Forestale sui monti Madoniti.

Abbiamo avuto la fortuna di conoscere e fare qualche domanda , qualche anno fa, ad uno dei due operatori addetti al monitoraggio e controllo delle aquile:  l’Ispettore Superiore Forestale Giuseppe Vinci originario di Scillato e in servizio presso il Corpo Forestale Regionale .

Dalla conversazione sono venuti fuori interessanti notizie sulle aquile

Siamo con l’ispettore Giuseppe Vinci e gli poniamo subito la prima domanda:
Quante coppie di aquile ci sono nel massiccio delle Madonie?

Risposta
All’interno del Parco delle Madonie ci sono quattro coppie di Aquile Reali di cui una e’ nel territorio del Comune di Scillato.

Domanda
Qual’e’ stato il suo ruolo in questo progetto di tutela dell’Aquila Reale

Risposta
Io sono stato incaricato da parte dell’Ente Parco , dall’Ispettorato Ripartimrntale delle Foreste di Palermo e dell’Universita degli studi  di Palermo di monitorare la presenza di queste Aquile e per circa un anno e mezzo ho fatto esclusivamente questo tipo di lavoro

Domanda
Come mai avete scelto di monitorare solo questo rapace

Risposta
Perché erano minacciate sia dai numerosi incendi che si sono verificati vicino a questi siti, sia dal bracconaggio oramai diventato una forma diffusa, molto diffusa nelle Madonie

Domanda
In cosa e’ consistito il lavoro di monitoraggio .

Risposta
Abbiamo monitorato quattro siti, dove abbiamo fotografato , documentato la presenza delle aquile. Nello stessi tempo abbiamo cercato di circoscrivere , quanto più possibile, i fenomeni di bracconaggio e incendi vicini a questi siti

Domanda
E’ stato un lavoro gratificante.

Risposta
Abbiamo ricevuto gli elogi della Università degli Studi di Palermo e anche dell’Ente Parco Madonie

Domanda
In che anno si è concluso tutto il vostro lavoro di monitoraggio

Risposta
Fino al 2013, luglio 2013, ci occupavamo esclusivamente di questo settore e possiamo dire che l’Aquila Reale , qua’ a Scillato, ha trovato il suo habitat naturale . l’aquila se non trova il suo habitat non ci sta nella zona
Dal monitoraggio e’ emerso che l’Aquila e’ rimasta nel territorio per parecchi anni, quindi significa che è accogliente per loro.

Domanda
La coppia che vive nel territorio di Scillato dove si trova esattamente

Risposta
Il sito non lo vorrei dire per ragioni di tutela , ma posso dire che l’aquila  si sposta in un raggio d’azione di circa 5km per cercare cibo.

Domanda
Che dimensioni hanno questi uccelli

Risposta
Da adulti possono avere una apertura alare di 2,40 metri . Pesano circa 8 kg.
Hanno una vista incredibile.

Domanda
In volo sono facilmente individuabili

Risposta
No! Ci vuole pazienza per vederle perché veleggiano nella parte alta del cielo

Domanda
Ci sono altri siti di aquile oltre quello di Scillato

Risposta
Un’altro sito d’aquile e’ a Isnello , dove ho avuto la fortuna di fotografare un uovo all’interno del nido

Domanda
A proposito di nidi , dove nidifica l’aquila

Risposta
L’aquila nidifica  sui costoni rocciosi perché hanno difficoltà a spiccare il volo , ci arrivano planando . La covata e’ di uno , massimo due uova . Nel periodo gennaio / febbraio si accoppiano e depongono l’uovo entro 80 giorni. Una rimane alla cova e l’altra va’ alla ricerca del cibo . Dopo 80 giorni , quando nasce il piccolo, lo alimentano con il cibo che trovano; il piccolo e’ quasi quanto un’adulto

Donanda
Altre curiosità sull’aquila c’è le può dire ?

Risposta
Una peculiarità dell’aquila e’ quella che nella fase di svezzamento dei piccoli , se il piccolo dovesse cadere dal nido , la mamma  non lo cerca più , lo abbandona .

Domanda
Come svolge la caccia questo rapace

Risposta
Per il primo anno, vanno a. Caccia insieme tutta la famiglia : padre, madre e il piccolo e gli insegnano a cacciare ed altro, poi abbandonano il nido per ritornarci il prossimo anno

Domanda
I piccoli di solito abbandonano o rimangono nel territorio diventati adulti

Risposta
Dipende , possono abbandonare il territorio come possono restarci . Da noi sono restati perché ci è stata segnalata la loro presenza

Domanda
La popolazione di questo rapace e’ in aumento?

Risposta
Purtroppo negli ultimi anni non hanno nidificato per i problemi che ho detto .
Una volta hanno trovato un’aquila morta e dall’esame del corpo hanno scoperto che era deceduta perché aveva ingerito degli animali, che erano stati uccisi dai bracconieri, a cui era rimasto del piombo addosso

Domanda
Quale tecnica di caccia usa l’Aquila Reale

Risposta
L’Aquila si nutre principalmente di serpenti , agnelli o piccoli daini . La tecnica per uccidere, di questi animali, e’ quella di scendere in picchiata raggiungendo 200/250 km/h , prendere la preda e portarla a una quota elevata e poi lasciarla andare; l’animale, quindi, muore per impatto al suolo .

Domanda
Altri siti , dove si può trovare il rapace , oltre Isnello

Risposta
Su Petralia c’è il sentiero dell’Aquila Reale . C’è una inforcatura al cui interno nidifica  e si avvista con molta facilità . Ci sono degli osservatori per vederle . Se minacciati, abbandonano il nido

Domanda
Oltre il controllo degli agenti  forestali sono adottati altri sistemi?

Risposta
Le zone dove ci sono i nidi sono interdette agli escursionisti ed elicotteri

Domanda
Se si trova un rapace in difficoltà , per terra , cosa occorre fare .

Risposta
Basta chiamare il centro LIPU -Ficuzza   per il recupero di tutta la fauna , oppure, il Corpo Forestale competente per territorio che poi provvede a contattare la LIPU

Grazie Ispettore Vinci ,  e con questa ultima risposta abbiamo finito . Arrivederci

Giovanni Capizzi