petralia-palazzo-danza11-2015Per realizzare il catalogo fotografico “Madonie arte e danza”, promosso dal Club Culturale Castellanese con le splendide foto del maestro Giovanni Vecchi, l’Ente Parco delle Madonie ha aperto le porte di due gemme architettoniche che nel corso degli anni sono state ristrutturate e riaperte alla pubblica fruizione della popolazione madonita, Palazzo Pucci Martinez a Petralia Sottana, sede dell’ente parco, e Villa Sgadari a Petralia Soprana.
Le foto di Giovanni Vecchi esaltano le ambientazioni storiche dei palazzi attraverso le silhouette dei componenti del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo, che si sono prestati a questa iniziativa culturale unica nel suo genere, che ha ricevuto il pieno sostegno dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e che sta riscuotendo un buon successo di critica.
Il catalogo fa da preludio alla imminente riapertura di Palazzo Pucci Martinez, per il quale l’ente parco ha appena terminato i lavori di ristrutturazione degli stucchi e le parti lignee attraverso un finanziamento a valere della programmazione PO-FESR e che verra’ presto presentato al pubblico. Oltre alle opere strutturali, sara’ infatti possibile per i visitatori anche la collezione di opere d’arte del palazzo, tra cui “Amore e Pregiudizio”, un dipinto di un anonimo madonita che uno studio della nota ricercatrice e critica d’arte Vita Firenze colloca temporalmente ai primi dell’ottocento su influenza del piu’ ben noto “Love & Prejudice” realizzato nel 1798 dal pittore Francois Gerard e custodito al Louvre.
I lavori di ristrutturazione di Palazzo Pucci saranno presentati prima di Natale, accompagnati da una performance della musicista castellanese Giovanna Maggio, primo violino del Teatro San Carlo, che per l’occasione tornera’ ad esibirsi sulle Madonie. L’Ente Parco, nonostante il palazzo sia adibito prevalentemente agli uffici amministrativi dell’ente, creera’ un percorso giornaliero con un orario esteso per dare la possibilita’ a turisti e visitatori di ammirare il magnifico lavoro di restauro e le opere presenti nel palazzo.
foto: Giovanni Vecchi