Il Parlamento Siciliano ha legiferato sulla norma che modifica i criteri di scelta per la nomina del Garante dei detenuti.
L’articolo 98 della legge 9/2015 prevede che l’incarico di cui all’oggetto venga conferito esclusivamente tra i dirigenti dell’Amministrazione Regionale, il cui operato, paradossalmente, è sottoposto a vigilanza da parte del Garante stesso.
“E’ una legge scandalosa, dice Pino Apprendi presidente di Antigone Sicilia; la Sicilia è l’unico posto al mondo dove vige una norma del genere; come si può pensare che un dirigente della pubblica Amministrazione, oberato dal proprio lavoro, possa girare per tutte le carceri ed ascoltare centinaia, se non migliaia di detenuti? Una vera vergogna, continua Apprendi, che la dice lunga sulla sensibilità che ha questo Parlamento nei confronti dei diritti umani. Faccio appello al Presidente della Regione e al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. La norma deve essere cambiata, conclude il presidente di Antigone Sicilia, per consentire a figure di alta sensibilità di dare voce a chi voce non ha”.