Stamattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a 22 provvedimenti restrittivi nei confronti di altrettanti capi e gregari del mandamento mafioso di Bagheria, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, sequestro di persona, danneggiamento a seguito di incendio.
Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno evidenziato la soffocante pressione estorsiva esercitata da temutissimi capi mafia che, dal 2003 si sono succeduti ai vertici del sodalizio mafioso.
Una cinquantina le estorsioni documentate grazie alla dettagliata ricostruzione fornita da 36 imprenditori locali che hanno trovato il coraggio, dopo decenni di silenzio, di ribellarsi al giogo del “pizzo”.
Lo scenario delle “imposizioni” si presenta estremamente ricco e variegato in quanto, se pur particolarmente attento al settore dell’edilizia, incideva su ogni remunerativa attività economica locale, dai negozi di mobili e di abbigliamento, alle attività all’ingrosso di frutta e di pesce, ai bar, alle sale giochi, ai centri scommesse.
I particolari dell’operazione verranno resi noti nel corso di conferenza stampa che si terrà questa mattina alle ore 11.00 presso la Palazzina M della Procura della Repubblica di Palermo.