Rush finale in crescendo al Cluster Bio-Mediterraneo

Condizioni meteorologiche a dir poco eccezionali hanno salutato le ultime quarantotto ore dell’esposizione universale Expo 2015 di Milano. Oltre alle migliaia di visitatori dell’ultimo minuto ne ha goduto il palinsesto finale in programma al Cluster Bio-Mediterraneo al cui timone, in qualità di responsabile, ha tenuto saldamente il comando Dario Cartabellotta. Una serie di interessanti eventi per un rush finale al cui continuo crescendo ha contribuito l’Istituto Italiano Fernando Santi che venerdì 30 ottobre ha proposto l’esposizione della mostra fotografica sul sito seriale «Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale», patrimonio mondiale dell’Unesco dal 3 luglio 2015 quando il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Bonn, lo ha inserito il sito nella World Heritage List.

La mostra riporta le foto artistiche, opera dello straordinario occhio fotografico di Luciano ed Antonio Schimmenti, che catturano in un gioco di luci e ombre la straordinaria bellezza del patrimonio monumentale arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, rivelandone il grandioso sincretismo culturale.

Sempre venerdì nella piazzetta del Cluster si è svolto il dibattito sul tema “Sicurezza alimentare e salute dei consumatori nei Paesi del Mediterraneo”. Nel corso dell’evento sul tema “Cultura e Cooperazione nel Mediterraneo”, si è tenuto il dibattito sulla “Presentazione dell’Itinerario Fenicio-Cartaginese di Mozia – Marsala, Oristano, Malta e Palestina” al quale hanno partecipato le rappresentanze ufficiali, governative e diplomatiche di tutti i Paesi presenti. Sono, infatti, intervenuti: l’Ambasciatore e delegato permanente di Malta presso l’UNESCO, Ray Bondin, il Direttore dell’Osservatorio interregionale cooperazione e sviluppo, Gildo Baraldi, il Presidente onorario della FASI (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), Tonino Mulas, il Direttore del Cluster delle Zone Aride e Console della Palestina, Hani Gaber, l’avvocato e professore dell’Università degli studi di Palermo, Gaetano Armao, e il Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani. A conclusione dei lavori è stato costituito un Comitato promotore composto da Luciani, Mulas e Gaber aperto ad ulteriori apporti con l’intento di attivare la candidatura del percorso Fenicio-Cartaginese. Tale Comitato è supportato da un Comitato Scientifico composto da Ray Bondin, Gaetano Armao, Gildo Baraldi, Dario Cartabellotta e Sebastiano Tusa, quest’ultimo chiamato affinchè siano anche ricompresi e tutelati i reperti archeologici presenti da secoli sui fondali del Mediterraneo.

Nella mattinata di sabato è stata la volta del dibattito sul tema “Cooperazione Transfrontaliera nel Mediterraneo” sul programma ENI – European Neighbourhood Instrument, “L’ENI CBC-MED 2014-2020 Programme”. Il progetto a livello di bacino del Mediterraneo (Sea Basin Programme), del quale la Regione Sardegna svolge le funzioni di Autorità di Gestione, raggruppa quattordici Paesi rivieraschi (Italia, Cipro, Francia, Grecia, Malta, Portogallo, Spagna, Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Palestina e Tunisia) e vedrà un impegno dell’Unione Europea con oltre duecento milioni di Euro per il periodo 2014-2020. Oltre ad Hani Gaber, Luciano Luciani, Tonino Mulas, Gaetano Armao e Gildo Baraldi, hanno partecipato il Responsabile unico del Cluster Bio-Mediterraneo, Dario Cartabellotta, il Presidente della Federazione dei circoli sardi in Italia, Serafina Mascia, la Dirigente dell’Istituto Libero Grassi di Palermo, Professoressa Claudia Corselli, e il Sovrintendente del Mare della Sicilia per l’Archeologia Subacquea, Sebastiano Tusa.

In serata su proposta del Consorzio del Fico d’India Dop dell’Etna è stato distribuito ai presenti  un particolare e gustoso risotto ai fichi d’India, ad opera dello chef Natale Giunta, con la presentazione del piatto e delle relative motivazioni esposte dal Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani e dal Presidente del Consorzio del Fico d’India Dop dell’Etna, Carmelo Danzì.

Sia il 30 che il 31 ottobre sono stati presenti ad Expo undici scolaresche di tutta Italia nell’ambito del progetto “Colture in gioco…dai campi al consumo sicuro e sostenibile”, finanziato dal Ministero dell’Università, Istruzione e Ricerca, sul tema de “L’eredità di EXPO per le scuole”. Il Capofila del progetto è l’Istituto “Duca Abruzzi – Libero Grassi” di Palermo, mentre le Scuole Partner sono Istituto Tecnico “Dionigi Panedda” di Olbia – Sardegna; Istituto Tecnico Economico per il Turismo “Marco Polo” di Palermo; Istituto Tecnico “A. Volta” di Palermo; Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi” di Palermo; Istituto Comprensivo “A. De Filis” di Terni – Umbria; Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda – Molise; High School Di Mytilene – Grecia, e Ecole Primaire Ali’ Belhaoven di Hammamet – Tunisia.

 

 

redazione

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