E’ accaduto verso le ore 2.05 circa di oggi, un Carabiniere libero dal servizio, percorrendo via Filippo Orioles, nei pressi dell’arco presente nell’omonima via, quando notava due giovani di cui uno a bordo di una Fiat Panda di colore azzurro che si guardava intorno con fare guardingo, mentre l’altro, che indossava uno smanicato di colore scuro, caricava frettolosamente a bordo il cofano anteriore, che aveva smontato da un’altra Fiat Panda. Il mezzo, identico di colore azzurro, era parcheggiata dietro la stessa, senza pneumatici e privata del cofano appena rubato. Il Carabiniere senza farsi notare richiedeva alla Centrale Operativa del Comando Provinciale per un immediato intervento in supporto, di una pattuglia del Nucleo Radiomobile. Pochi istanti dopo la Fiat Panda con i due ladri si allontanava per fare subito ritorno sempre con a bordo i due giovani riconosciuti dal Carabiniere, che, pochi istanti prima avevano rubato il cofano dell’autovettura. I due compagni, inconsapevoli che le loro gesta erano passate inosservate, tornavano sul luogo presumibilmente per smontare altri pezzi. Pertanto, i Carabinieri con un’azione fulminea bloccavano i due identificati in: BOTTA Gioacchino Botta, nato a Palermo il 28.2.1993, ivi residente in via Ruggerone da Palermo e Salvatore Sammarco, nato a Palermo il 2.1.1995, ivi residente in cortile Balate, entrambi disoccupati, tratti in arresto poiché ritenuti responsabili, del reato di furto aggravato in concorso.
I due compagni di merenda, ai Carabinieri che li stavano ammanettando ammettevano immediatamente di avere rubato il portellone pochi minuti prima spiegando di averlo nascosto a poche centinaia di metri di distanza in Via Colonna Rotta dentro ad una casa abbandonata.
Effettuata perquisizione personale e locale estesa alla Fiat Panda in uso ai due giovani venivano rinvenuti e sequestrati diversi attrezzi tra cui 2 cacciaviti, un cercafase e diverse chiavi a brugola e inglese.
L’autovettura Fiat Panda, oggetto del furto, risultava essere stata rubata a Palermo nella giornata di domenica denunciata dal proprietario, che invitato in Caserma dopo aver integrato la denuncia di furto a quella dei pezzi mancanti, si provvedeva previo riconoscimento alla riconsegna sia del mezzo che del cofano all’avente diritto.
Dell’arresto veniva data comunicazione alla competente Autorità Giudiziaria, la quale disponeva la convalida con il rito direttissimo da celebrarsi nella mattinata odierna conclusasi con la convalida e la sola misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, pertanto rimessi in libertà.