Forestali, se Roma “non molla il grano” saranno guai !

I forestali siciliani attendono da Roma notizie inerenti il proseguimento dell’attività lavorativa e relativi finanziamenti, derivanti soltanto dai fondi CIPE. Dalla capitale i segnali che arrivano non sono incoraggianti e già le organizzazioni sindacali iniziano a mettere le mani avanti parlando già di seri problemi che si ripercuoteranno certamente in una macelleria sociale se non si riuscirà a garantire le giornate lavorative di fascia di competenza a tutti i forestali. Certamente da Roma non “mollano l’osso” senza avere niente in cambio !. Le riforme chieste dal governo Renzi e dettate da Bacccei a Crocetta si sono perse per strada, in quanto si doveva cercare di tagliare in vari settori tra cui quello forestali, tagli che sono stati fatti in buona parte sulle spese e non sui forestali intesi come numero. Questi tagli bisogna capire e metterli in atto su come e, in che modo possono essere fatti, non a sfavore degli operai, perchè se un operaio deve avere lo stipendio ridotto in percentuale, il chilometraggio pagato solo a 20 Km quando magari ne effettua 80, o non avere ne guanti e nè scarpe, diremmo che questi tagli ai forestali non portano certamente benefici per loro e nemmeno per il comparto, perchè si andrebbe a lavorare male e di conseguenza non essere nell’umore giusto di poter affrontare una giornata lavorativa.

A tutto questo, da notizie di questi giorni hanno portato a 15  le giornate per i lavoratori 78sti che nella maggior parte dei distretti e province siciliane erano fermi a 10 tra ieri e oggi, quindi 5 giorni in più per arrivare al fatidico 15 Ottobre, dove dovrebbero esserci notizie più precise sul “dentro o fuori” per tutte le fasce.Lo sblocco di questi 90 milioni dovrebbe  evitare di mandare a rotoli la prevenzione del dissesto idrogeologico e del servizio antincendio, che già li vedi al capolinea sempre il 15 di questo mese, con la chiusura dell’attività  preventivata agli inizi della stagione.

Si chiedono incontri dei sindacati con i Prefetti delle varie province, ma se il governo non “sgancia il grano” saranno inutili i tentativi di mediazione che si possono fare, ma il fatto di scendere in piazza sarà diverso dal gestire la situazione via fax o email. La regione Sicilia ha anticipato una parte della somma in arrivo che, ha visto pagati alcuni stipendi, ma non bastano per continuare l’attività forestale specialmente a questo punto dell’anno dove calendario in mano i 78sti non possono perdere altro tempo da oggi , i 101 e 151 possono perdere solo qualche settimana e, passando tali termini addio alle garanzie  mettendo un punto alle giornate attuali e, visto gli humors e rumors last minute ci porta a pensare che se ne parlerà non prima di Novembre, con tutti i disagi e problemi economici che si possono avere , così come tutto l’iter strutturale lavorativo che ne consegue !.

Antonio David   – –   Forestalinews

Redazione

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