Le ultime dichiarazioni di alcuni politici mi spingono ad una precisazione dovuta al ruolo che
ricopro, alla correttezza delle notizie e soprattutto alla verità dei fatti.
Quanto avvenuto nel mese di novembre dello scorso anno riguarda il transito lungo la Catania-Palermo, questione dolorosa per tutta la Sicilia, ma non riguarda il Consorzio per le Autostrade Siciliane perché quel tratto autostradale, così come quelli da Palermo a Trapani e a Mazara del Vallo e da Catania a Siracusa, rientra nelle esclusive competenze dell’ANAS.
Quanto invece avvenuto avantieri non riguarda l’autostrada in sé, ma la percorribilità di quella essendosi sfaldato, per dissesto idrogeologico, un costone sovrastante la stessa tratta in territorio di Letojanni.
Ben lungi dall’intenzione di individuare responsabili, tengo a sottolineare che il CAS, nella
vicenda, è vittima in quanto subisce la frana che invade la tratta autostradale,
conseguentemente impercorribile. Oggi si deve provvedere con assoluta immediatezza non
tanto a liberare la strada dalla terra e dai massi, quanto piuttosto a concertare con chi di
competenza (Prefettura, Protezione Civile, Comune di Letojanni) le opere da realizzare e le
attività da compiere per mettere in sicurezza il terreno limitrofo e provvedere di conseguenza garantendo la serena percorribilità della strada.
Ogni intervento attento e propositivo viene sempre accolto con grande attenzione e serve da
stimolo per operare sempre meglio. Quelli, invece, che tendono a colpire, prescindendo dalla
preventiva individuazione delle effettive responsabilità, vengono considerati come espressioni
di politici che vogliono parlare alla pancia del popolo (giustamente arrabbiato per le
conseguenze nelle quali proprio la cattiva politica ha ridotto i siciliani a vivere) per sviarne
l’attenzione dall’effettivo bersaglio.
Colgo l’occasione per ringraziare quanti hanno preso atto del tempismo e della professionalità
con cui il CAS in tutte le sue componenti ha fatto fronte alla calamità portando a rapida
soluzione la questione viabilità che bloccava anche questa parte della Sicilia.
F.to Rosario Faraci