Siamo arrivai alle prime piogge e con l’avvicinarsi dell’inverno si deve già subito constatare come da protocollo, i primi problemi sulla SS 643 che collega Polizzi a Scillato e quindi la A19. A causa del cattivo manto stradale e dalla pioggia di questi giorni un camion è uscito fuori strada, non causando fortunatamente nessun danno per se stesso e ne per gli altri, un mezzo pesante che circolava come tanti lungo il percorso alternativo in attesa della nuova A19 che collega Palermo a Catania. Sappiamo che i lavori procedono per ripristinare il pilone ceduto negli scorsi mesi e che vede tutti gli automobilisti transitare in sulla SS643 e, in alternativa alla trazzera di Caltavuturo, già in funzione e che tanti problemi e principalmente malumori ha provocato a tanti automobilisti, sia per la pericolosità e sia per la non la migliore affidabilità riscontrata per coloro che l’anno percorso. Ma questi sono pareri che certamente ognuno deve percepire e valutare certamente percorrendo tale alternativa.
Siamo agli inizi dell’inverno e come già detto e ripetuto dalla redazione in articoli precedenti, non sono mancati i disagi e i lamenti dei cittadini sia di Polizzi che di coloro che giornalmente percorrono tale statale. Disagi sul manto stradale che, dopo i primi interventi di manutenzione sul manto, sono ricomparsi e rivisti a breve tempo, nuove crepe e cedimenti di fondi in prossimità di vecchie frane o smottamenti, dovuto principalmente all’elevato traffico anche di mezzi pesanti lungo il percorso. Sono state contattati gli Enti, Prefetture, Anas, Regione, ma nonostante i proclami del comune di Polizzi Generosa e qualche intervento agli inizi, si è lasciato cadere il problema, come se il tutto non fosse di primaria importanza. Una strada statale che collega attualmente la Sicilia non deve essere messa in secondo piano e, dopo il tanto parlare dei mesi scorsi, oggi non si riesce più a capire il perchè si stia abbandonando tale progetto anzi, tralasciando tutti i problemi che dovevano essere risolti come la pulizia dei tombini , cunette, pulizia degli alberi,cioè quei lavori che interessano tutto il percorso. Gli incidenti da oggi in poi saranno in aumento e conoscendo il percorso certamente saranno sempre più i rischi che gli automobilisti troveranno durante l’inverno in un percorso di montagna con neve e ghiaccio e giustamente sarebbe opportuno che l’Anas si faccia carico di tutto il fardello, mettendo in atto la sua credibilità e la competenza che -scusate il gioco di parole- “gli compete” ! (immagine di repertorio)
Antonio David – Forestalinews