“Questo Parlamento e questo Governo regionale dimostrano, ancora una volta, di non lavorare per difendere gli interessi dei cittadini siciliani, ma di assecondare le multinazionali e i grandi interessi economici” ha dichiarato Leoluca Orlando presidente di Anci Sicilia commentando la notizia relativa alla bocciatura da parte dell’Ars del referendum sulle trivellazioni in Sicilia.
“Su tale vicenda l’Anci Sicilia in piena sintonia con i comuni interessati ha preso una posizione chiara, facendo da capofila nel ricorso al TAR e patrocinando tutte le iniziative e le manifestazioni contro le trivellazioni – dichiara Mario Alvano, segretario generale dell’associazione dei comuni siciliani – ed ha portato avanti con determinazione l’idea che il futuro della Sicilia debba essere caratterizzato da una visione dello sviluppo antitetica a quella dello sfruttamento intensivo del territorio e delle sue risorse e caratterizzata dalla valorizzazione ai fini turistici e commerciali, delle sue bellezze naturalistiche storiche e artistiche”.
“Consideriamo che sia surreale – continua Orlando – che la Sicilia, pur essendo una delle regioni più colpite dalle trivellazioni, sia l’unica a non chiedere un referendum affinché siano i cittadini a decidere del proprio futuro”.
“Il Governo regionale dovrà rendere conto ai cittadini siciliani – conclude Orlando – del perpetrarsi di questo assurdo atto di vandalismo che danneggia lo sviluppo sostenibile della nostra Isola”.