Nel primo pomeriggio di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Piazza Verdi organizzavano un delicato servizio per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti e/o psicotrope nei pressi di questa via Nunzio Nasi e vie limitrofe prossime al quartiere “Ballarò”, area abitualmente frequentata da spacciatori e/o tossicodipendenti.
Poco dopo, i Carabinieri notavano i seguenti “movimenti sospetti” effettuati da un dal presunto pusher, identificato poi in Domenico Prestifilippo, nato a Palermo il 02.06.1997, ivi residente in via Mendola, noto alle forze dell’ordine.
Al Prestifilippo Domenico si avvicinava un giovane, i due dopo aver dialogato brevemente il pusher faceva cenno all’acquirente di sedersi con lui ad un tavolo posto sul marciapiede opposto all’uscita di vicolo delle Pietà a Palazzo Reale.
Prestifilippo si guardava intorno come per accertarsi della presenza di forze dell’ordine alzava una cassetta in plastica di colore verde, posta in cima ad una “pila” composta da quattro cassette, da dove prelevava un sacchetto in plastica di colore bianco. Dopo aver aperto la busta estraeva qualcosa e la cedeva all’acquirente in cambio di monete. Quest’ultimo, si allontanava frettolosamente dal luogo riuscendo a far perdere le tracce tra i vicoli del quartiere Ballarò a quell’ora frequentato da numerosi passanti.
I Carabinieri decidevano quindi di intervenire e bloccare il Prestifilippo Domenico.
Sin da subito il prevenuto si mostrava nervoso, pertanto veniva accompagnato al tavolo dove i Carabinieri lo aveva visto sedersi. Alzata la cassetta in plastica di colore verde si rinveniva un sacchetto in plastica di colore bianco, contenente 16 “pezzi” di sostanza solido-resinosa di colore marrone, presumibilmente stupefacente del tipo “HASHISH” del peso complessivo di 27,2 grammi circa.
Alla luce di quanto sopra, Prestifilippo veniva accompagnato in Caserma e tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Dell’arresto veniva informata la competente Autorità Giudiziaria che disponeva che Prestifilippo Domenico, la celebrazione del rito per direttissima, conclusosi nella giornata odierna con la convalida dell’arresto, nel corso dell’udienza il G.I.P. disponeva inoltre nei confronti del prevenuto, la misura cautelare degli arresti domiciliari.
A Palermo in Viale Regione Siciliana altezza via Pitré, la pattuglia del Nucleo Radiomobile procedeva all’arresto di Vittorio Monte, nato a Palermo classe 1992, residente a Monreale frazione San Martino delle Scale in via Torrente d’Inverno, nullafacente, pregiudicato, già sottoposto alla misura dell’avviso orale.
Il prevenuto, sottoposto a controllo a bordo dell’autovettura Mini Cooper unitamente ad altri due suoi amici, a seguito di perquisizioni, sul mezzo e precisamente nel vano anteriore, veniva trovato in possesso di quattro dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, venivano rinvenuti ulteriori grammi 17 di sostanza stupefacente del medesimo tipo, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e taglio, il tutto sottoposto a sequestro.
Al termine delle formalità di rito, Vittorio Monte veniva trattenuto presso camere di sicurezza in attesa udienza direttissima, conclusasi con la convalida e la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Ieri pomeriggio intorno alle 16.30 l’equipaggio di una gazzella del Nucleo Radiomobile stava transitando in via Antonio Veneziano, quando giunta all’angolo con via Villa Florio, intimava l’alt al conducente di un ciclomotore che non indossava il casco.
L’uomo successivamente identificato in Girolamo Albamonte, palermitano classe 1981, alla richiesta dei Carabinieri di consegnargli i documenti personali e del mezzo appariva immediatamente preoccupato.
Il controllo alla banca dati permetteva di accertare che l’Albamonte era sprovvisto della patente di guida perché revocata e che il ciclomotore su cui stava circolando aveva una targa non corrispondente al telaio.
A seguito di perquisizione i militari rinvenivano all’interno di un borsello una busta contenente 51 banconote da 20 € recanti lo stesso numero di serie (S37996574497), mentre in una tasca dei pantaloni la somma di 260 € in banconote di vario taglio ed in mezzo a queste altre quattro banconote da 20 € false.
Accompagnato in caserma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva tratto in arresto per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate. Tradotto presso il Tribunale di Palermo è stato giudicato don il rito direttissimo a seguito del quale, dopo la convalida è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.