Come sempre noi siamo abituati a mettere la faccia per quello che diciamo, per ciò che scriviamo, ma sopra ogni cosa per le cose che facciamo, perché da sempre noi privilegiamo il fare senza mai nasconderci e assumendoci in toto le nostre responsabilità.
Nel calcio ne abbiamo viste di tutti i colori e ancora ne vedremo, del resto la sua bellezza sta anche nell’imprevedibilità di questo magnifico gioco che fa tribolare con gioie e dolori. Ma tutto sopportiamo e tolleriamo tranne che la malafede.
Con le nostre decisioni, libere e spontanee su tecnici ed organico, abbiamo disturbato un sistema. Una cupola che cupola non è ma che cerca, con scarso successo, di atteggiarsi a tale. Invece si tratta semplicemente di qualcuno che tenta in malo modo di creare un sistema parallelo a quello ufficiale, senza palesarsi direttamente, perché sa perfettamente che in immediato ci rivolgeremo alle autorità competenti. Noi crediamo fortemente nel Sistema, in quel Sistema che è rappresentato dalla classe arbitrale, dai designatori, dal giudice sportivo, dalla Federazione con a capo il suo Presidente. Quel Sistema è pulito e franco, prove ne sono le vittorie di quattro campionati consecutivi e il sesto posto al primo anno in Eccellenza. Noi crediamo in questo, non crediamo in altro e la malafede vista ieri non fa parte del nostro dna. Chi in maniera subdola ci invita ad una tavolata che non ci appartiene, ha sbagliato indirizzo e personaggi, perché lo stile e la correttezza saranno per noi il solo ed unico faro da seguire.
Castelbuono da sempre ripudia qualsivoglia infiltrazione, di qualsiasi specie e natura, e resteremo sempre una comunità scevra da ogni condizionamento. Se questo non basterà, rafforzeremo l’organico, andremo in ritiro, ci chiuderemo in silenzio stampa, ci alleneremo non cinque ma sei volte alla settimana, qualunque sistema andrà bene purché sia all’insegna della lealtà sportiva.
Certa robaccia si cambia con il coraggio di fronteggiare ogni evenienza, senza mai indietreggiare un passo, lottando sempre senza temere nulla, per questo noi ci rialzeremo sempre, trovando ogni volta le forze. E la storia ci insegna che nessuno è duro da sconfiggere, come chi lotta non per compenso ma per onore ed orgoglio.
IL PRESIDENTE
Fabio CAPUANA