Narratura in versi ai Cavallacci di Termini

Secondo appuntamento dei Narratura la sera  del 10 settembre 2015 presso la Casa Circondariale di Termini imerese. Organizzata da Antonio Barracato, fondatore del gruppo, l’evento dal titolo “Parole e note per stupire dentro” , dove non sono mancate le emozioni, è stato molto apprezzato dal pubblico presente e dall’Istituto penitenziario. Ha presentato con grande maestria Pino Simplicio, si sono alternati i poeti Pina Granata, Rosaria Lo Bono e Antonio Barracato che ha anche curato la regia. Alla poesia si è armonizzata la musica del Gruppo coordinato da Serafino Barbera, con Jessica Abbate, Francesco Vaccaro e il bravissimo Vincenzo Liberto con musica e canti. Presenti i rappresentanti del Comune di Termini Imerese e del Comune di Cefalù; Antoniella Marinaro e Daniele Tumminello hanno portato il saluto della nostra città. Serata riuscitissima e ben organizzata. La base musicale che ha accompagnato le poesie è stata eseguita dalla giovanissima Delia Saja. E’ stato confermato dallo stesso Antonio Barracato, ideatore dell’evento, che continuerà ancora la collaborazione con l’Istituto di pena con nuovi ed interessanti eventi.

Amnesia
Oggi la giornata è buia e triste
mi mancate come qualcosa che non esiste
mi sento vuoto e senza speranza
vado avanti per la vostra importanza.
Il vostro amore così immenso
che nella mia vita dà un senso,
dopo tutte le mie delusioni
dopo tutte le mie azioni
giuste o sbagliate chi lo sa..
dato sta, che sono ancora qua.
Trascinato in un buco, son caduto
riuscirò ad uscire col vostro aiuto
su questo posso contare, son sicuro
abbatteremo insieme questo muro
che ci divide, che ci separa
non sono dentro una bara.
ritornerò più vivo che mai
cancellando tutti i miei guai.

Salvatore Marino
Il mondo dalla finestra
Ero un uomo libero
respiravo aria pura
avevo in mano
la mia speranza futura.
Non mi rendevo conto
di ciò che possedevo.
Adesso sono chiuso qui
e ho capito bene
il prezzo della libertà.
Mi sto rendendo conto
che dopo questo cancello
c’è un mondo di altri cancelli
con tante grosse chiavi
che girano e incatenano
la mia esistenza.
Star qui
in questo povero spazio limitato
mi fa venire in mente
il tempo che ho disprezzato,
i momenti che ho sprecato.
Fuori ho lasciato la vita
che colora le giornate,
d’amore, d’affetto,
e di tanti altri sentimenti
che non riuscivo a vedere.
Vivendo in questo posto
sto apprezzando tutti gli attimi
che ho vissuto ,
sto scoprendo il dono prezioso
di questa mia umile presenza.
Vedo il mondo dalla finestra,
mi nutro di ricordi
che sono l’unica cosa
che mi danno la forza di sperare.
Sento i rumori della strada
e vedo ciò che mi manca.
Mi si accende una luce nel cuore,
si chiama domani,
potrà darmi
l’energia per ricominciare.

Antonio Barracato

redazione

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