Una cooperazione europea tra la Comunità San Pio di Geraci, l’Associazione Down di Huesca e la Comunità Sant’Anna di Castelbuono  per progettare strategie operative per una vita autonoma ed indipendente dei propri ospiti.

L’obiettivo prioritario  del progetto dello scambio europeo è finalizzato ad analizzare e riflettere sulle strategie educative che favoriscono l’autonomia nelle persone con disabilità mentale.

La Comunità San Pio di Geraci e l’Associazione Down di Huesca Spagna  si sono gemellate per confrontarsi su temi inerenti la vita autonoma ed indipendente per le persone affette da disabilità mentale. Dall’1 all’8 luglio infatti un gruppo di pazienti  e di operatori da Geraci è volato in Spagna, dove contestualmente era presente un gruppo bulgaro, ospitalità ricambiata dalla comunità San Pio dal 6 al 12 settembre.

L’interscambio  europeo mira  a mettere in atto numerose attività con l’obiettivo prioritario d’inclusione sociale e di vita indipendente, quali:soggiorni al mare, gite ed escursioni.

In questi contesti, l’obiettivo principale è stato quello di analizzare l’educazione ricevuta da ragazzi adulti che oggi mostrano alti livelli di autonomia per individuare gli atteggiamenti e i comportamenti del loro contesto educativo, in primo luogo dei genitori che hanno favorito lo sviluppo dell’autonomia. Il tutto con lo scopo di raccogliere dati per organizzare un intervento educativo precoce e per orientare i  futuri progetti riabilitativi.

Una concezione di autonomia che non prevede soltanto il saper fare direttamente “da soli”, ma che vede nel saper chiedere aiuto una condotta altrettanto autonoma.

Attualmente alcuni ospiti delle nostre strutture affetti da  disabilità mentale hanno raggiunto livelli di autonomia tali da  pensare di programmare nuove strategie operative di vita indipendente. Molti nostri ragazzi sono capaci di usare il denaro, fare la spesa, usare i mezzi della città, saper cucinare, far nascere e far evolvere una amicizia; i progressi  stanno diventando tanto evidenti che si cominciano a ipotizzare per loro progetti di vita autonoma ed indipendente.

Ieri sera è stata organizzata una festa  conclusiva per salutare i ragazzi spagnoli,  che si è svolta  presso i locali della fattoria sociale della Comunità San Pio, dove il Presidente avvocato Pino Corradino ha voluto coinvolgere un gruppo di pazienti ed operatori della Comunità Sant’Anna di Castelbuono con la quale ormai da più di un anno è nato un sodalizio professionale mirato alla collaborazione finalizzata a portare avanti progetti  d’inclusione sociale; in presenza dei responsabili spagnoli ha invitato ufficialmente  la comunità Sant’Anna  ad aderire  allo scambio italo-spagnolo.

 

L’A.S. della Comunità Sant’Anna

D.ssa Giuseppina Giambelluca