Mostra di Francesco Cannia a Cefalù – Bilancio

Francesco Cannia a Cefalù: visioni materiche di architetture scomposte.
Materia, visioni plastiche, sabbia, nera, volume, crosta, passione, esperienza, architetture, vita, ossa, seppia, fuoco, bruciato, verde, arancione, cemento, grigio, onde, combustioni, legno, tela, forme, informe, suggestioni, visioni, piacevoli, spazio, pieno, vuoto, colmo, assente, luce, calore, paesaggio, deserto, grande, definito, pietra, superficie, creazione, artista, storia, sintesi, espressione … queste parole emergono dalla mente dopo aver visto le opere di Cannia. La vista è certo il senso che più è coinvolto nell’ammirare le opere dell’artista, ma confesso il mio insistente desiderio di voler coinvolgere anche il tatto … Quando si osservano per la prima volta le opere di Francesco Cannia, si avverte la voglia di sondare la materia, di scoprire cosa siano i materiali combusti, le plastiche contorte e il nero, si il nero che con la sua trasparenza sembra un velo misterioso che copre ancora altri materiali. L’olfatto, anch’esso coinvolto nell’esplorazione delle opere dell’artista, si prende il suo spazio e permette così, alla fine, un percorso sensoriale ricco di forme e colori, di dimensioni plastiche e fluttuanti segni che per caso si sono composti e scomposti nella materia utilizzata. Composizioni equilibrate che nascono dalla casualità o dal razionalismo, dall’essere artista legato all’action del momento creativo o dall’essere architetto di colui che le crea? Nelle opere, seppur apparentemente progettate, e quindi razionali, specie nella distribuzione dei materiali, vi sono, è vero, armonia e cromatismo proporzionati, ma c’è sempre qualcosa di casuale, d’inaspettato, di dinamico e mutevole. Quest’ultimo aspetto è dato dall’impiego della materia che l’Artista muta e trasforma per ogni opera: così la plastica perché combusta trasforma il suo aspetto, così la sabbia trova spazio nel momento gestuale in cui l’Artista la sparge sulla tela. Certo è che ogni materiale, ogni colore trova un suo spazio di vita all’interno dell’opera di Francesco Cannia: per assurdo, è come se si razionalizzasse il Tutto e il Tutto diventi creazione artistica, perfezione plastica e struttura che coinvolge la vista, il tatto e l’olfatto. Provare a chiudere gli occhi e toccare le opere vuol dire, dunque, comprenderne al meglio l’essenza!
Rosalia Liberto

La mostra dell’artista Francesco Cannia che si è conclusa il 30 Agosto, è stata ospitata alla Corte delle Stelle dal 25 Luglio con il Patrocinio del Comune di Cefalù.

Foto: due opere dell’artista

redazione

Recent Posts

CNA. Riconfermato Pippo Glorioso segretario provinciale

Sabato 21 giugno presso l'Hotel Domina Zagarella si è tenuta l'assemblea quadriennale elettiva della CNA…

2 ore ago

Turismo, pubblicato bando da 135 milioni per potenziare la qualità delle strutture ricettive

Potenziare la qualità dell'accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive in Sicilia. Con questi…

3 ore ago

Caro voli, Schifani incontra il presidente di ITA Airways Sandro Pappalardo

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha ricevuto questa mattina a Palazzo d’Orléans il…

4 ore ago

A Petralia Sottana un seminario per i dipendenti pubblici sul tema della prevenzione della corruzione

Si è tenuto presso il Cinema Teatro Grifeo di Petralia Sottana un interessante seminario in…

5 ore ago

L’ARENA RE DI CAMPOFELICE DI ROCCELLA COMPIE 70 ANNI

L’Arena Re di Campofelice di Roccella compie 70 anni. In attività dal 1955, anche quest’anno…

6 ore ago

I Carabinieri di Mezzojuso sequestrano tartarughe detenute illegalmente

Nell’ambito del ruolo cruciale che l’Arma dei Carabinieri svolge nella salvaguardia della fauna selvatica e…

7 ore ago