Sembra che debba attendersi l’esito della discussione in Finanziaria per quanto riguarda gli stipendi arretrati dei forestali siciliani dove, si era dichiarato qualche settimana fà che gli uffici preposti dell’Azienda, dopo aver fatto un rendiconto straordinario sui conti a disposizione messi dalla Regione Sicilia , dovevano mettersi subito in moto per liquidare i mesi di Maggio,Giugno e Luglio. Malgrado esistano dei fondi arretrati dallo scorso anno per progetti stanziati, sembra che i pagamenti debbano essere rifatti ex novo, quindi con un ritardo di burocrazia di circa un mese. A tutto ciò, tanta gente aspettava impazientemente gli accrediti nelle proprie banche, ma ancora ad oggi non si è visto niente di tutto ciò. Come sempre manca per qualcosina che deve sbloccare sempre qualcuno o quella firma di tanto in tanto torna in voga e che già ha stancato pesantemente coloro che attende dall’altra parte della barricata.

Quindi i forestali debbano rassegnarsi ancora o pazientare, in attesa di una immediata smentita che può essere dietro l’angolo che certamente farebbe felice le loro famiglie, visto che l’imprevedibilità nel comparto forestale ormai regna da anni. Cosi come regna da anni l’immobilismo della gente di fronte a questi problemi che aspetta che ci sia sempre qualcuno che prende la patata in mano per organizzarsi o recarsi personalmente nel chiedere spiegazioni in merito. Proprio per questo la Regione,l’Azienda,gli uffici si comportano in questo modo !, vedono e trovano nei forestali un popolo inerte, fermo e parassita, succube di qualsiasi cosa gli venga fatto !

Stessa spiaggia stesso mare, (diceva la canzone) quindi problema difficile da risolvere, seppur passano gli anni, le situazioni o i problemi rimangono tali e si moltiplicano sempre di più aggravati anche dal fatto che la situazione a carattere generale non promette niente di buono. Abbiamo tante volte parlato e sparlato di Tizio e Caio, ma la verità che è il popolo forestale il vero problema di tutto ciò, tutto quello che si è costruito negli anni passati, parlando di 30-40-50 anni fà, oggi l’operaio ha raso al suolo quei diritti che si erano conquistati, quindi criticando e dando colpe ad altri, seppur sapendo che ci si dovrebbe dare ognuno di noi la zappa nei piedi………

Antonio David

La redazione di Forestalinews