Replica dell’ente Parco delle Madonie alla interrogazione del M5S sui cinghiali delle Madonie

Con riferimento alla interrogazione dell’On. Valentina Palmieri del M5S relativa alla problematica dei cinghiali sulle Madonie, il presidente dell’ente Parco Angelo Pizzuto precisa quanto segue:

“IL Piano di gestione della fauna selvatica sulle Madonie, che comprendeva sia la cattura attraverso gabbie e chiusini ma anche l’abbattimento selettivo supervisionato dei suidi è stato presentato all’assessorato alle risorse agricole nel 2010. Da quel piano, decretato nel 2011, fu stralciato l’abbattimento e approvata la semplice cattura. Per attuare il piano, occorreva un finanziamento regionale, come prevede la L.R 12/2008, richiesto ripetutamente dall’ente parco all’assessorato, finanziamento ad oggi mai concesso.
Nella seduta della commissione Ambiente ho ribadito che l’ente parco ha negli anni operato il controllo della fauna selvatica SOLTANTO con i mezzi propri a sua disposizione, attraverso un limitato numero di gabbie e chiusini acquistati con fondi del parco che sono assolutamente insufficienti ad arginare i suidi ibridi inselvatichiti, in considerazione anche dell’enorme numero di capi nel frattempo raggiunto.
Ribadisco inoltre che, a seguito di ricerche e studi sulla materia, la SELEZIONE ( e non caccia) è l’unico sistema sensato per contenere il proliferare del numero dei suidi che ormai ha raggiunto nell’area parco migliaia di unità, che mettono a repentaglio la pubblica incolumità dei residenti, le colture ed i feudi privati e soprattutto produce danni incalcolabili ad un ecosistema come quello delle Madonie che l’ente parco tenta da anni di proteggere.
Nessuno all’ente parco, ne tantomeno io, abbiamo mai parlato di “braccata”. Al contrario, nel piano presentato dall’ente parco è  prevista la “girata”, una tecnica considerata  molto meno invasiva, tant’è che la stessa ISPRA aveva reso parere favorevole oltre “all’aspetto da appostamento”, altra tecnica poco invasiva per l’ambiente.  L’abbattimento selettivo, per chi non lo sapesse, è uno strumento largamente utilizzato nei parchi italiani ed europei per gestire la fauna selvatica e proteggere il territorio unitamente alle catture tramite gabbie e chiusini che, se finanziate, saranno implementate e seguite parallelamente all’abbattimento. La tecnica consiste nell’individuare L’ESEMPLARE NOCIVO, in questo caso il cinghiale ibrido inselvatichito, per abbatterlo attraverso i mezzi previsti dalla legge per ridurne il numero ad una quantità che sia possibile tenere sotto controllo.
Siamo certamente d’accordo con il fatto che l’abbattimento selettivo non costituisce attività venatoria, ma soltanto una attività di difesa del territorio, e non sarà previsto “sine die” ma soltanto per il tempo necessario ad arginare il fenomeno ed a ristabilire il giusto equilibrio tra l’uomo e la fauna che lo circonda”.
redazione

Recent Posts

Tempo rubato | La vita frenetica in Italia: la realtà dei numeri

L'indagine nazionale sull'uso del tempo rivela come gli italiani distribuiscono le 24 ore tra lavoro,…

18 ore ago

Tempo libero | Perché è un lusso per pochi: La verità si nasconde dietro a queste abitudini

Il tempo libero, da diritto universale a privilegio. L'invasione del lavoro, la tecnologia e le…

23 ore ago

Amici che si vedono solo online: come cambia il modo di volersi bene dopo i 30 anni | la solitudine che nessuno racconta

Nel mondo digitale di oggi, sempre più italiani sopra i 30 anni coltivano amicizie che…

2 giorni ago

La sera che non finisce mai: perché sempre più italiani arrivano stanchi anche a casa | il segnale che preoccupa le famiglie

La giornata degli italiani sembra allungarsi sempre di più e la stanchezza arriva fino a…

2 giorni ago

Stipendio fermo ma tasse più alte: l’effetto silenzioso che svuota il netto in busta | quasi nessuno lo calcola

Lo stipendio resta uguale sulla carta, ma il netto che arriva sul conto diminuisce mese…

3 giorni ago

Paghi con carta anche per 2 euro: perché il conto ti costa di più senza che lo vedi | l’effetto invisibile

Pagare con la carta anche per importi minimi è diventata una normalità quotidiana, ma dietro…

3 giorni ago