Petralia Soprana: “Sale”…la voglia d’arte

Si risveglia la voglia d’arte a Petralia Soprana con la III Biennale Internazionale di Scultura di Salgemma. L’evento, unico nel suo genere, si terrà tra i vicoli del centro storico e vedrà all’opera dieci artisti che si cimenteranno con il salgemma che da condimento alimentare diventerà materiale da scolpire.
Dal 30 agosto al 6 settembre “SALE…la voglia d’arte”: la manifestazione è una iniziativa direttamente promossa dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana su un progetto delle Associazioni “Arte e Memoria del Territorio” di Milano e “SottoSale” di Petralia Soprana che mira a promuovere lo splendido territorio delle Madonie in cui si fondono arte, storia, cultura, natura e enogastronomia. Una peculiarità che sarà apprezzata dai tanti visitatori che parteciperanno al Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia che si terrà proprio in concomitanza con la III Biennale.
Com’è avvenuto nelle precedenti edizioni gli artisti, nazionali ed internazionali, svilupperanno la loro poetica modellando dal vivo un blocco di salgemma, che rivede la luce dopo sei milioni di anni, proveniente dalla vicina miniera Italkali, una delle più importanti d’Europa per la sua grandezza e per l’eccezionalità geologica che contraddistingue il bacino che racchiude cristalli di sali unici e irripetibili di straordinaria purezza.
Gli artisti lavoreranno il minerale seguendo il tema: “Il sale come prima moneta di scambio commerciale tra i popoli”. Rifletteranno quindi sul ruolo, forse dimenticato, del “sale” quale elemento fondamentale per lo scambio commerciale e la sopravvivenza alimentare fin dall’antichità.
La base logistica dell’evento saranno i vicoli del centro storico di Petralia Soprana che si trasformeranno in atelier dove gli artisti realizzeranno le loro opere cimentandosi con il salgemma che è anche un materiale particolare e difficile da scolpire per via della sua cristallizzazione che richiede un approccio diverso da quello utilizzato per altri materiali quali il marmo e la pietra più semplice da lavorare per via della loro compattezza.
Nonostante questa caratteristica limitante o esaltante del materiale, con la Biennale Internazionale alla quale crede e collabora anche il Comune di Petralia Soprana e l’Italkali, il salgemma diventerà opera d’arte attirando l’attenzione sull’unicità della realizzazione, dell’evento e del territorio all’interno del quale è incastonata questa gemma di minerale nato sei milioni di anni fa.
Chiusa la manifestazione, il sale scolpito ritornerà nuovamente nella sua sede naturale, all’interno della miniera, nel MACSS, il primo Museo di Arte Contemporanea Sotto Sale al mondo, ricavato all’interno della cava dove vi sono esposte le opere create nelle precedenti edizioni. Uno spazio espositivo di forte impatto emotivo, realizzato in un contesto unico: all’interno del mare conservato da millenni nelle montagne delle Madonie.
Una peculiarità che già fa pensare ad un altro evento unico da realizzare collegato alla Biennale e cioè il “RITORNO AL MARE”. Il sale, che si è generato durante il percorso degli eventi geologici, che un tempo era in fondo al mare e oggi si trova a mille metri di altitudine, scavato nella miniera di salgemma della società Italkali nella contrada Raffo a Petralia Soprana, ritornerà alle sue origini e cioè a mare. L’idea nasce da un pensiero poetico del fotografo milanese Fabrizio Garghetti che vuole far ritrovare al salgemma, sciogliendosi nel mare, la sua identità e paternità ed anche la “pace”. Alcuni blocchi di sale saranno quindi portati fisicamente dalla montagna a mare attraverso il mezzo di trasporto più antico del mondo: l’animale, ovvero l’asino. Il ritorno al mare attraversando borghi e paesi riscoprendo il valore dei percorsi nella natura, tracciando una “nuova strada per il turismo”.

Gli artisti partecipanti:
Angela Trapani, Oki Izumi, Emmanuele Lombardo, Francesca De Santi, Sebastiano Poos, Giuseppe La Bruna, Luca Bonanno, Silvia De Rosa, Daniele Nitti Sotres e Giuseppe Cangelosi.

redazione

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