Lascari si inchina a Carlo Levi

L’Istituzione Spazi Socio Culturali Ospedaletto di Lascari nell’ambito della manifestazione “Incontri d’estate 2015”, dal 28 al 30 agosto, presenta il suo fiore all’occhiello: trenta disegni del “periodo buio” di Carlo Levi di proprietà del Sig. Antonino Milicia, che aveva conosciuto l’artista a Zurigo alla fine degli anni Sessanta.
Durante i tre giorni dedicati a Carlo Levi, ambasciatore del mondo contadino, prenderanno vita tavole rotonde, recitazione di poesie, performance d’arte e un reading letterario.
Giorno 28 alle ore 21,00 ci sarà il convegno, introdotto dal sindaco Giuseppe Abbate e dal Presidente dell’Istituzione “Ospedaletto” Luigi Ilardo e moderato da Caterina Provenza, nel quale la studiosa Miriam Cerami parlerà delle opere artistiche di Carlo Levi ed in particolare dei disegni del periodo buio e il giornalista Martino Grasso dell’amicizia profonda di Levi con Renato Guttuso. A far emozionare il pubblico la voce di Enzo Giannone, che interpreterà alcune poesie tratte da Quaderno a cancelli, accompagnata dall’energia musicale di Salvatore Garbo che si esibirà alternativamente con il flauto traverso, la fisarmonica e la chitarra. A seguire, all’interno del salone dell’Ex Centro Antimalarico di Lascari, si inaugurerà la mostra: “Trenta disegni del periodo buio” (visitabile il 29 e 30 agosto dalle ore 18.00 alle ore 24.00) e sarà offerto un dolce rinfresco.
Giorno 29, sempre alle 21.00 un reading letterario (versione ironica di fatti, atteggiamenti e di famose opere d’arte) a cura dell’Associazione Culturale “Aperturaastrappo”; un modo non usuale di intrattenimento culturale.
Infine il 30 agosto il professore Giuseppe Biondo, esperto di tradizione orale, musicale ed etnocoreutica siciliana, relazionerà e presenterà il documentario inedito “Sicilia. Musiche e danze di tradizione” (realizzato dal 1990 al 2014). La serata si concluderà con delle estemporanee di balli popolari tradizionali per intensi momenti di altri tempi.

Carlo Levi è stato un intellettuale completo, dall’animo generoso e cordiale che riconosceva nell’arte lo strumento principale di liberazione, espressione creatrice, rivelazione, mito e verità, Nel 1973, Levi, è colpito da un distacco della retina e subisce due interventi chirurgici che lo costringono a stare al buio nella clinica San Domenico come nella sua villa Strohl-Fern a Roma. Nonostante la sua cecità, con incredibile maestrìa e all’influsso della sua memoria, realizza tra febbraio e maggio di quello stesso anno 145 disegni e scrive un diario, pubblicato postumo (nel 1979) da Einaudi con il titolo di Quaderno a cancelli.

Redazione

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