Ieri mattina sono stati notati dall’equipaggio del Nucleo Radiomobile di Palermo, mentre stavano seduti a parlare come se nulla fosse ad un tavolino di un bar di Mondello, DI GIOVANNI Gregorio, palermitano classe 1962 e ARCURI Francesco, palermitano classe 1980, entrambi con alle spalle un considerevole curriculum di precedenti penali. Il primo arrestato per mafia dai Carabinieri il 18.06.2010 nell’ambito della nota operazione Eleio, il secondo, suo affiliato ed uomo di fiducia, finito in manette il 27.09.2010.
Entrambi condannati con sentenza definitiva della Corte d’Appello di Palermo, rispettivamente a 6 anni e 4 mesi e 6 anni di reclusione, sono stati scarcerati il DI GIOVANNI lo scorso 25 luglio, mentre l’ARCURI solo tre giorni fa e, all’atto della liberazione, sottoposti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno.
Accompagnati in caserma su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono tratti in arresto per aver violato le prescrizioni imposte dalla misura. A seguito della convalida, il Tribunale di Palermo ha disposto la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
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