Giuffrida e Contrafatto: Finalmente legge organica risorse idriche

“Finalmente la Sicilia ha una legge organica che disciplina la materia delle risorse idriche. Dopo più di 50 anni la Sicilia si dota di una legge organica che regolamenta il sistema idrico integrato secondo due principi fondamentali: la competenza esclusiva della regione; l’acqua è un bene comune di interesse pubblico e costituisce un diritto fondamentale per il soddisfacimento delle necessità dell’individuo.
La legge appena approvata porterà la Sicilia ad avere un moderno sistema idrico integrato e funzionale che tiene conto dell’intero ciclo dell’acqua fatto da acquedotti, fognature e depuratori. La gestione del servizio idrico prevederà una tariffa unica regionale e
garantirà un quantitativo minimo vitale d’acqua (50 litri per persona al giorno) per i bisogni alimentari l’igiene. Esprimo soddisfazione, in particolare, per la norma che prevede la costituzione di un fondo di solidarietà destinato esclusivamente per il pagamento delle
bollette da parte dei soggetti che certifichino la condizione di indigenza, disoccupazione e di mancanza di reddito”.
Lo afferma Salvo Giuffrida, deputato regionale del gruppo Misto all’Ars.

“L’approvazione della riforma del servizio idrico è un’ottima notizia”.
“L’approvazione da parte dell’Ars della riforma del servizio idrico integrato é un’ottima notizia per i siciliani: la nuova legge consentirà di realizzare gli investimenti previsti, nonchè di razionalizzare il sistema rendendolo più efficiente e meno costoso grazie anche alle economie di scala. Le autorità d’ambito saranno infatti gli unici soggetti deputati a gestire i finanziamenti europei. La legge lascerà agli enti locali, associati o consorziati, la possibilità di affidare il servizio secondo le varie forme previste dalla normativa nazionale ed europea, ma lasciando l’acqua un bene pubblico e intoccabile. Sono soddisfatta di questo importante risultato e ringrazio le forze politiche per aver compreso l’importanza di eliminare possibili profili di incostituzionalità, che avrebbero privato la Sicilia di una disciplina di settore. Mi spiace solo che il dibattito sia rimasto talvolta ostaggio di pulsioni demagogiche che niente avevano a che fare con la realtà delle cose: l’obiettivo era assicurare un servizio efficiente ed economicamente equilibrato ai siciliani ed è stato raggiunto”.
L’Assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità Vania Contrafatto.

Redazione

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