“La difficile situazione finanziaria, venutasi a creare a causa dei mancati trasferimenti regionali relativi all’anno in corso e alla mancanza di dati certi in merito ai criteri di riparto mette fortemente a rischio l’”esistenza in vita” dei nostri Comuni, molti dei quali sono già stati costretti a non pagare gli stipendi ai propri dipendenti nei mesi scorsi e, al rientro dalle vacanze, si vedranno costretti a tagliare i servizi essenziali ai cittadini con tutte le comprensibili ripercussioni sulla tenuta sociale delle nostre comunità” ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia, nel corso dell’incontro con l’Assessore all’Economia della Regione Siciliana Alessandro Baccei, svoltosi stamattina presso i locali dell’Assessorato e al quale ha partecipato insieme al vice presidente vicario, Luca Cannata, e ai vice presidenti Paolo Amenta e Giulio Tantillo.
“Esprimiamo soddisfazione per la disponibilità mostrata dall’Assessore e registriamo la sua disponibilità a “fare squadra” nell’interlocuzione con il Governo nazionale con il quale, nelle scorse settimane, come Anci Sicilia avevamo già avviato un rapporto di positiva collaborazione in tema di precariato, fondi europei e fiscalità locale e auspichiamo che d’ora in poi si possano predisporre proposte condivise a tutela delle autonomie locali e dell’economia della nostra Isola”.
“Siamo ad agosto e i 390 comuni siciliani non hanno ancora ricevuto un euro nè del fondo ordinario né di quello capitale e le prospettive non lasciano presagire novità positive – ha dichiarato Paolo Amenta – come Anci Sicilia abbiamo chiesto con forza una modifica alla metodologia di spesa dei fondi comunitari in quanto registriamo un totale fallimento delle procedure applicate ai fondi 2007-2013 e abbiamo con chiesto di poter utilizzare almeno il 50% dei fondi destinati alla Sicilia per programmi integrati di sviluppo nei territori organizzati; abbiamo altresì chiesto la creazione di uno specifico fondo di rotazione da destinare alla progettazione degli interventi di area vasta per far sì che il territorio torni protagonista della sviluppo locale”.
“E’ necessario riconoscere il grande lavoro fatto dai comuni siciliani in campo di spending revieu ma non si può chiedere a noi amministratori di togliere alle fasce più disagiate delle nostre comunità i servizi essenziali- dichiara Luca Cannata- abbiamo bisogno di dati certi sulla ripartizione dei fondi regionali, senza i quali, malgrado la proroga non saremo in grado di fare i bilanci di previsione neanche entro il 30 settembre 2015”.
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