“E’ stato chiuso in forte attivo per 4 milioni di euro, prima degli accantonamenti, il bilancio 2014 della Fondazione Istituto Giglio di Cefalù”. Lo ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio (nella foto accanto). “E’ stata ridotta – ha spiegato Virgilio – la situazione debitoria, sono stati restituiti, in un anno, 10 milioni di euro alle banche, si è prodotto, in termini di offerta sanitaria, il 5 percento in più rispetto allo scorso anno, questo a fronte di una riduzione della spesa farmaceutica del 28 percento. L’utile è stato di 401 mila euro. Portata avanti una politica di rigore e di risparmio – ha evidenziato il manager – che rende, oggi, questa Fondazione di nuovo affidabile anche dal punto di vista finanziario, oltre che attenta ai bisogni di buona sanità del territorio e della Regione”.
Il bilancio consuntivo 2014, predisposto in collaborazione con il direttore amministrativo, Carmela Durante, è stato approvato nell’ultima seduta del consiglio di amministrazione, presieduto da Giovanni Albano. Albano ha espresso “apprezzamento per il lavoro svolto al direttore Virgilio e dalla direzione strategica dell’ospedale per gli obiettivi raggiunti. Possiamo pianificare adesso – ha aggiunto – una concreta strategia tesa al rilancio della struttura sanitaria”.
In numeri: il valore della produzione è passata dai 43,7 milioni del 2013 a 45,819 del 2014 (+5%). Il costo della spesa farmaceutica e di beni sanitari è passato da 10,7 milioni di euro del 2013 a 7,7 milioni del 2014 (-28%), con un risparmio di 3 milioni di euro.
Il direttore sanitario della Fondazione, Giuseppe Ferrara, ha evidenziato “l’alta complessità degli interventi chirurgici eseguiti in urologia, traumatologia, chirurgia generale e vascolare. Sono cresciuti – ha concluso i ricoveri – che si attestano sopra la soglia dei sette mila”.