Con lo slogan “la terra non sporca”, è partito a Geraci Siculo “Estate in…orto”, progetto finalizzato alla realizzazione di un orto didattico. A promuoverlo l’Associazione “L’Agrifoglio” di Geraci, con il sostegno della Fondazione Sac. Prof. Bartolo Castello.

La prima lezione teorica, tenuta dallo staff tecnico dell’Associazione promotrice, si è svolta il 27 giugno scorso. In seguito i 20 ragazzi partecipanti, di età compresa tra i 6 e i 12 anni, hanno cominciato a impiantare l’orto nell’appezzamento di terreno di proprietà della Fondazione Castello, sito nei pressi dell’Ex Convento dei Padri Cappuccini, messo a disposizione grazie alla sensibilità e all’interesse di Don Francesco Sapuppo, Parroco di Geraci Siculo e Vicepresidente della Fondazione.

estate in orto2La coltivazione di orti a scopo didattico è ormai un’attività affermata nel panorama nazionale italiano. Svariate sono le iniziative in tal senso promosse ogni anno dalle scuole e dai privati, con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli alla “terra”, di far scoprire l’origine di frutta, verdura e ortaggi e di abituarli a uno stile di vita sano che includa anche attività fisica e consumo di prodotti genuini.

“Abbiamo ideato l’orto didattico – ci dice Nunziatina Piscitello, socia dell’Associazione “L’Agrifoglio”– destinandolo agli alunni delle scuole elementari e medie di Geraci, dando loro la possibilità di tenersi impegnati, durante le vacanze estive, in qualcosa che fosse insolito ma formativo. Abbiamo riscontrato, a dispetto delle previsioni, una grande partecipazione e soprattutto un notevole interesse da parte dei ragazzi e un grande coinvolgimento delle famiglie. Questi sono stati motivi di notevole soddisfazione per noi dell’Associazione. Crediamo fermamente, infatti, nel valore sociale ed educativo della scoperta della natura e nella difesa e promozione dell’ambiente. Ci guida l’idea che solo da un “ritorno alla terra” può avviarsi un percorso di sviluppo sostenibile del territorio”.

Partecipare alla coltivazione dell’orto è per i piccoli un’esperienza sicuramente entusiasmante dal punto di vista formativo emolto stimolante dal punto cognitivo. “Stiamo insegnando ai ragazzi il valore della terra, a osservare direttamente la natura e i suoi ritmi perfetti, a comprendere appieno il ciclo delle stagioni – ci dice ancora la Piscitello – proponendo anche attività didattiche volte a riconoscere le piante e a capirne la coltivazione e la conservazione. In questo modo vogliamo proporre stili di vita salutari e scelte alimentari sane. A ciò si accompagnano anche le esperienze dirette “sul campo”: esperienze manipolative, sensoriali, motorie, ludiche, attraverso le quali i ragazzi imparano, si formano, scoprono abilità e attitudini e socializzano serenamente”.

Un progetto ben avviato, dunque, che ha ormai preso piede e che sta cominciando a registrare i primi “successi”. Sono in attesa di essere raccolti, infatti, i primi ortaggi coltivati direttamente dai ragazzi: lattughe, basilico, pomodori, peperoni, melanzane, zucchine. Un tripudio di colori, di sapori e di gusto che, al termine del progetto, sarà fatto proprio dai ragazzi. “Dopo la lezione teorica iniziale – ci dice Rosa Genzone, Presidente dell’Associazione “L’Agrifoglio” – abbiamo diviso i ragazzi in due gruppi, sia per svolgere le attività didattiche, sia per svolgere quelle di diretta coltivazione e quelle ludiche. Il nostro socio Responsabile del progetto, l’agrotecnico Giacomo Sacco, coadiuvato dai soci Vincenzo Callari e Giuseppe Lo Cicero, ha eseguito i lavori preparatori e sta coordinando magistralmente lo staff di tutor che seguono costantemente i piccoli sia in aula che sul terreno. Il motto creato per il progetto è “la terra non sporca”, e in effetti abbiamo trasformato un piccolo pezzo di terreno in un’aula a cielo aperto dove i ragazzi stanno imparando a seminare, trapiantare e ad applicare le tecniche colturali, realizzando anche un orto in cassetta per le piante aromatiche. Al termine del progetto ciascuno porterà a casa i frutti del suo impegno. Vederli attenti e coinvolti giorno dopo giorno è qualcosa che ci riempie di gioia”.

Soddisfazione piena è stata espressa anche dal Parroco di Geraci Siculo, Don Francesco Sapuppo, che con la Fondazione Castello, di cui è Vicepresidente, ha messo gratuitamente a disposizione l’appezzamento di terreno nel quale si sta svolgendo il progetto. “Abbiamo sposato immediatamente il progetto – ci dice Don Francesco – poiché riteniamo che esperienze del genere abbiano un forte impulso formativo, in quanto educano alle pratiche ambientali sostenibili e rispondono all’esigenza di “fare comunità” in modo costruttivo e positivo. Quello dell’orto didattico è un progetto di sicura valenza pedagogica ed è anche un’occasione, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, per fare educazione alimentare e per far comprendere ai piccoli l’importanza della qualità dei cibi e di mantenersi in buona salute. Siamo convinti, peraltro in linea con lo spirito della recente enciclica “Laudato si’” del Santo Padre Francesco, che la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell’ambiente, siano da stimolo per una protezione sempre più efficace del creato quale dono di Dio”.

Antonio Anatra