Successo e apprezzamento a Expo 2015 per la settimana (27 luglio-2 agosto) presentata dal Gal Isc Madonie e presenze di visitatori, all’interno del Cluster Bio-Mediterraneo, oltre ogni aspettativa. A essere apprezzati, all’interno dell’esposizione universale, sono state le eccellenze dell’enogastronomia ma principalmente le peculiarità presentate di uno stile di vita sano, caratteristico della Dieta Mediterranea che l’UNESCO ha riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità, ma anche la valorizzazione di quei menù contenenti ingredienti in linea con il protocollo dell’alimentazione preventiva delle malattie da civilizzazione, quali il diabete, le malattie cardiovascolari, la malattia oncologica.
I visitatori, molti gli stranieri, sono rimasti affascinati e incuriositi dalle immagini di territori del parco delle Madonie ancora incontaminati, di prodotti di qualità, storie, paesaggi di una zona recondita della Sicilia che ha saputo innovarsi per arricchire e migliorare la sua offerta di fruizione grazie a nuovi percorsi turistici e qualità dei servizi.
Le musiche della trazione popolare, gli infioratori di Castelbuono, la presentazione di libri, le degustazioni di miele, dolci, la presentazione d’itinerari turistici, della biodiversità del Parco delle Madonie e di eventi come la Targa Florio, ma anche i vari Cooking show, hanno accompagnato le giornate espositive siciliane.
A coordinare i vari eventi è stato il responsabile di piano del Gal Madonie Dario Costanzo, appuntamenti che hanno anche catturato l’attenzione dei media nazionali e regionali con la Rai che ha voluto dedicare due servizi per presentare le eccellenze del territorio.
Durante uno degli incontri anche l’annuncio che presto la manna si produrrà anche nei territori di Geraci Siculo, San Mauro Castelverde e Cefalù, oltre che a Pollina e Castelbuono, ripristinando l’antico areale di produzione.
“Siamo veramente soddisfatti – ha dichiarato il presidente del Gal Isc Madonie, Bartolo Vienna – i numerosi visitatori dell’area espositiva sono il frutto di un’ottima sinergia tra il Gal e le imprese presenti che ci hanno permesso di rappresentare al meglio i 33 Comuni, la nostra è stata una scommessa quella di valorizzare le eccellenze agroalimentari e le risorse culturali e paesaggistiche di una vasta area che ricade in ben tre province siciliane”.
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