Massimiliano Cerra sconfessa e smentisce l’Ass. Pizzo

Pubblichiamo integralmente il comunicato che Massimiliano Cerra (a sinistra nella foto) Consigliere Comunale di Caltavuturo ci ha inviato

Ora l’Assessore Pizzo (a destra nella foto) fa la paternale, ma l’assessorato regionale alle infrastrutture il 20 aprile 2015 scriveva al Genio civile e al Comune di Caltavuturo per la progettazione e la realizzazione della trazzera +++

L’assessore regionale alle infrastrutture Pizzo, da buon padre di famiglia, ci ragguaglia circa la pericolosità della trazzera di Caltavuturo inaugurata venerdì. Noi ringraziamo Pizzo per l’interesse, ma l’utilizzo di frasi improprie e tristi, poco servono alla risoluzione dei problemi. “Se uno piuttosto che prendere l’ascensore si butta dal balcone arriva prima. È una metafora ma rende l’idea” dice l’Assessore Pizzo, riferendosi alla famosa trazzera.

Vero è che la trazzera in alcuni punti risulta avere pendenze importanti, ma sta alla responsabilità di ogni singolo automobilista percorrerla con prudenza rispettando limiti e restrizioni dell’ordinanza che la regola e soprattutto rispettando l’unica vera via di fuga momentanea per i cittadini di Caltavuturo, che se utilizzata selvaggiamente, dal traffico regionale, sarà destinata in poco tempo ad essere distrutta non essendo stata comunque costruita con tale scopo, bensì per agevolare le comunità limitrofe e in primis la comunità di Caltavuturo. Per questo motivo è bene che tutti ci sentissimo responsabili di un bene comunque provvisorio ma di un bene nostro, vicino a noi.

Orbene, rivolgo alcune domande all’assessore Pizzo: come mai lei non si è scomodato mai tanto per metterci in guardia sulla pericolosità della SP24 (sopratutto a seguito delle migliaia di segnalazioni sul movimento franoso in atto sin dal 2005), sulla pericolosità della strada Caltavuturo-Cerda (che è stata da sempre un campo di battaglia ancora oggi dopo mesi, anzi, quasi a beffeggiare la dignità delle comunità vicine si asfaltano i pezzi sani tra Cerda e Termini Imerese per la gara automobilistica!!), sulla pericolosità della strada provinciale Polizzi-Scillato (anch’essa in condizioni non agevoli, riaperta al traffico straordinario comunque senza veri lavori di manutenzione)? Mi chiedo se le abbia mai percorse!

E ancora; questione più importante: il 20 aprile 2015 l’assessorato regionale alle infrastrutture – dipartimento regionale tecnico – con protocollo 27250, scriveva all’Ing. Capo dell’Ufficio del Genio civile di Palermo e per conoscenza informava l’ufficio tecnico di Caltavuturo, disponendo con urgenza la progettazione e la realizzazione delle opere necessarie alla viabilità di – cito testualmente – <<pista in terra battuta a forte pendenza realizzata da cittadini di Caltavuturo>> – la trazzera – ; perché ci si accorge, quindi, solo adesso delle peculiarità di tale pista? Ed in ogni caso, come mai si invitavano gli uffici di cui sopra a lavorare su tale soluzione se essa oggi è giudicata come una finestra alternativa ad un’ascensore per uscire da casa simulando metaforicamente un suicidio?

E’ chiaro che la Trazzera non è, come ho detto prima, una soluzione definitiva, non lo è e non deve esserlo, ma grazie a Dio è stata costruita; ci serve per uscire dall’isolamento, da cento giorni e passa di isolamento! Studenti, lavoratori, degenti, turisti costretti a percorrere le strade alternative di cui sopra, lì si rischiando grosso!

Chiediamo, invece, che siano monitorati e verificati, nonché risolti definitivamente, i movimenti franosi di contrada Favarella che hanno distrutto la SP24 e che si intervenga, prima della costruzione della bretella, circa la staticità del tratto Ct-Pa, a detta di molti esperti ancora integro.

La mia non vuole essere una polemica, per carità, siamo stanchi di polemiche, stanchi di tutto questo rimpallo… a noi servono risposte, sopratutto risposte concrete.

Grazie.

Dott. Massimiliano Cerra
Consigliere Comunale di Caltavuturo

redazione

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