In effetti è proprio vero: questa opposizione, pur essendo maggioranza numerica in Consiglio comunale, non ha nulla a che vedere con l’Amministrazione della Città.
Anzi, per meglio dire, non ha proprio niente a che vedere con la Città, per il solo fatto che, in Città, manco si vede.

Parlano sempre dell’opposizione di un tempo, che invece proponeva e faceva approvare delibere, regolamenti e persino emendamenti al Bilancio (con i pareri positivi) e il cui operato è stato già giudicato e largamente apprezzato dagli elettori cefaludesi, per nascondere le proprie incapacità. A cominciare, tanto per fare l’esempio più eclatante, dalla recente presentazione di una mozione di sfiducia all’Amministrazione Lapunzina firmata da soli 8 consiglieri di opposizione su 12 e votata addirittura da 7… Per dirla in siciliano “una malafiura cu giummu”!

Quanto all’interruzione delle trasmissioni radiofoniche e via web del Consiglio, per la momentanea indisponibilità del Gestore della emittente che le cura, essa ha risparmiato l’ennesima figuraccia in mondovisione a coloro che si erano detti pronti a salire sulle barricate per difendere l’Ufficio del Giudice di Pace. Vogliono dire perché, pur essendo maggioranza numerica, non hanno poi votato la delibera?
Vogliono dire perché, dopo aver approvato un emendamento che riduceva dal 50 al 30 per cento l’anticipo TARI, hanno poi fatto decadere l’intero atto?
Non basta elencare una serie di problemi, veri o presunti, per ritenere di avere assolto al proprio ruolo di consigliere. Nè giova certamente alla loro causa inventare situazioni catastrofiche e dipingere quadri di abbandono, offendendo principalmente il lavoro quotidiano di chi, tenuto conto di tante e varie difficoltà, ogni giorno suda e si impegna per mantenere una Città (frazione e periferie comprese) in uno stato dignitoso che non ha nulla a che vedere con le scene raccapriccianti che si vedono sulle strade di Palermo e di altre grosse cittadine della provincia.

Infine, siamo felici anche per loro che nessuno nell’Amministrazione “porti sfiga”: se non altro perché, a giudicare dal loro operato, viene il dubbio che, politicamente parlando, possano mancare a questi consiglieri di opposizione gli “strumenti” adeguati per fare gli “scongiuri”.

I consiglieri del gruppo del Partito Democratico

Vincenzo Garbo
Nicolò Pizzillo
Daniele Tumminello