“Con i coraggiosi, oggi, la rottamazione arriva anche in Sicilia”. Lo ha detto Fabrizio Ferrandelli incontrando i giornalisti a Palermo. Nel corso della conferenza stampa, il renziano Ferrandelli ha inviato le sue dimissioni per email al presidente dell’Ars e al segretario generale.
“I coraggiosi – ha detto – sono gli unici che possono cambiare il Pd, un partito che si guarda l’ombelico. Un partito che governa da 6 anni e che parla di riforme senza mai averle fatte. L’acqua pubblica, le scuole a tempo pieno, il lavoro stabile… Noi diciamo che chi non ha cambiato questa terra in tutti questi anni – ha aggiunto – non può avere voce in capitolo. Non si può fare in 6 giorni o 6 mesi quello che non si è fatto in sei anni. Per questo, lo ripeto, con i coraggiosi, oggi, la rottamazione, che si era fermata a Reggio Calabria, arriva anche in Sicilia. La rottamazione di una classe dirigente che non va cambiata, va superata”.
“I coraggiosi – ha continuato Ferrandelli – sono gli unici che potranno cambiare la Sicilia. Siamo gli anti-gattopardi. Ci rivolgiamo non al ceto politico ma ai 2 milioni e 600 mila siciliani che non votano più. La maggioranza. E quella maggioranza, con i coraggiosi, avrà la maggioranza nei Palazzi del Potere. Daremo potere a chi non l’ha mai avuto. Cascasse il mondo, chi è stato sempre ultimo in classifica e merita, ha fantasia, buona volontà e coraggio, con noi scalerà quella classifica. Ai cervelli in fuga, diciamo: ci vuole più coraggio a restare qui e lottare per consentire a chi nasce qui, a chi vive qui, di avere le stesse opportunità che si hanno in Europa o negli Usa. Dateci una mano, anche da molto lontano”.
“In ballo, capite bene, – ha sottolineato – oggi non c’è il mio destino, e l’ho dimostrato con le dimissioni, ma quello dei siciliani. In ballo c’è il destino dei giovani siciliani. E io, a 34 anni, se non metto al primo posto loro, se invece di chiacchierare sulle presunte riforme, dico che c’è una e una sola cosa da fare, un unico punto programmatico “lavoro, lavoro, lavoro” non c’è poltrona che tenga”.
“I coraggiosi – ha aggiunto – si candidano a governare il cambiamento. Sfidiamo i grillini: invece di scrivere sul blog, i 14 cittadini grillini devono scrivere 14 lettere di dimissioni. Io, in questo momento, sono un cittadino davvero, loro sono cittadini onorevoli dell’Ars”.
“Sfidiamo il Pd: i 24 deputati mi seguano. E soprattutto al mio posto non subentri nessuno. Sfidiamo l’Udc e l’Ncd: D’Alia e Alfano suggeriscano ai loro 14 deputati di lasciare. Siamo già a 52. Possiamo anche permetterci la defezione di qualche non coraggioso”.
“Al voto subito”, ha concluso Ferrandelli . “Chiedendo scusa, dicendo che abbiamo sbagliato e che vogliamo ripartire. Non c’è alternativa. Se il Pd continuerà a galleggiare, pensando di essere assolto, i siciliani lo considereranno, se non ci sarà uno scatto di orgoglio e tanto coraggio adesso, irrimediabilmente coinvolto. Oggi si parte, e siamo convinti che saremo in tanti e che vinceremo. Toccheremo tutte le grandi città siciliane. Apriremo comitati in ogni angolo di Sicilia. Sapendo che abbiano ragione noi. Mi piace ricordare sempre una frase di Gandhi: prima ti ignorano, poi ti deridono, poi vinci. E noi vinceremo. I coraggiosi, e sarà una giornata storica, vinceranno”.
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