Ieri sera intorno alle 18.00 circa, l’operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Palermo inviava in via Galileo Galilei l’equipaggio di una “gazzella” del Nucleo Radiomobile, per un furto in atto ad un esercizio commerciale.
Giunti sul posto, i militari venivano contattati dal proprietario, il quale riferiva di essere stato vittima, pochi minuti prima del furto di due candelabri in argento stile liberty del 1920, alti circa 30 centimetri a 5 portacandele e con braccetti raffiguranti delle teste di aquila, del valore di euro 550 e di alcuni cucchiaini, ad opera di due giovani sconosciuti.
Ipotizzando che gli autori si volessero disfare subito di quanto appena rubato, le ricerche venivano estese immediatamente dall’altra parte della città, in corso Alberto Amedeo e via Papireto, luogo noto per la concentrazione di negozi di antiquariato dediti alla vendita di oggetti simili a quelli appena rubati.
Dopo pochi minuti, i Carabinieri che si erano appostati in corso Alberto Amedeo, notavano due giovani scendere da una Citroen C3, ed entrare velocemente in un negozio, ed a questo punto decidevano di effettuare un controllo.
Una volta all’interno i militari dell’Arma identificavano GUADAGNA Antonino, nato a Palermo cl. 1987, MALIGNO Mario, nato a Palermo cl. 1989 ed il titolare del negozio PALAZZO Paolo, nato a Palermo cl. 1965.
I tre che erano intenti a pattuire il prezzo, difronte all’evidenza dei fatti, confessavano ammettendo le loro responsabilità.
In particolare i Carabinieri sorprendevano il GUADAGNA ed il MALIGNO, autori del furto, mentre stavano pattuendo il prezzo dei candelabri e dei cucchiaini (rinvenuti dai militari in un soppalco del negozio), con il PALAZZOLO.
Accompagnati in caserma, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, i tre venivano tratti in arresto nella flagranza di reato: GUADAGNA Antonino e MALIGNO Mario con l’accusa di furto aggravato in concorso, mentre il PALAZZO Paolo per il reato di ricettazione.
I tre arrestatati, nella mattinata odierna sono stati tradotti presso il Tribunale di Palermo per essere giudicati con rito direttissimo, conclusosi con la convalida degli arresti. Per GUADAGNA Antonino è stata inoltre disposta la misura cautela degli arresti domiciliari, mentre per MALIGNO Mario la sola misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria; per PALAZZO Paolo nessun provvedimento. MALIGNO e PALAZZOLO sono stati pertanto rimessi in libertà.