Avevamo in un precedete articolo segnalato la presenza di maiali selvatici a Scillato ben oltre il perimetro del parco delle Madonie .
Vi avevamo detto che la gente era stanca e arrabbiata e a tal proposito ha inoltrato , su iniziativa di Gaetano D’Angelo , proprietario terriero di Scillato, una petizione al Presidente del Parco delle Madonie, ed altre autorità , affinché intervenisse in merito .

Adesso la situazione e’ ancora più grave per la presenza dei Suidi alle porte di Caltavuturo . Ciò vuole dire che i Suidi hanno superato il territorio di Scillato, e attraversato il fiume Imera.

La loro presenza a ridosso dell’abitato prima era episodica adesso e’ divenuta massiccia e pericolosa .

Attirati dal terreno inzuppato d’acqua dopo l’irrigazione  , al calar del sole a gruppetti stazionano nei campi per tutta la notte , devastando il terreno e le colture presenti. Alle prime luci dell’alba si ritirano lasciando escrementi e devastazione .

Per puro caso ho avuto modo, di primo mattino, di incontrarli e di fotografarli . Mi sono trovato davanti a tre bestie di circa 150 kg che letteralmente ‘aravano’ il terreno.

Questi animali per la velocità riproduttiva  che hanno possono diventare una vera e propria calamita’, come le bibliche cavallette , costituendo, altresì, pericolo anche per l’uomo .

Ci chiediamo cosa hanno fatto , cosa stanno  facendo e cosa faranno le autorità del Parco per risolvere il problema.

Per concludere, riportiamo qui di seguito il contenuto della petizione sopra citata, inoltrata intorno alla prima decade di giugno alle autorità del Parco e non solo,  per rinfrescare la memoria a chi di dovere:

Mittente Gaetano D’Angelo

Al Sindaco del Comune di Scillato, Al Presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Al Dirigente Generale del Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, All’Assessore Regionale Agricoltura e Foreste, Al Prefetto di Palermo,  Al Vicepresidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana

Nel territorio del comune di Scillato già da qualche anno si sono verificate incursioni di cinghiali che hanno messo in allarme gli abitanti della zona. Recentemente, la situazione è molto peggiorata; nelle ultime settimane infatti le incursioni si sono intensificate sia per frequenza che per numero di animali.

I cinghiali scendono di notte ormai fin quasi alle porte del paese rovinando e minacciando le coltivazioni di ortaggi, di fiori e di qualsivoglia pianta erbacea, e costituendo un grave rischio per gli animali domestici e di allevamento ma anche per gli uomini e in particolare per i bambini.

Come facilmente verificabile su internet, la vita del cinghiale dura dai 10 ai 14 anni, la maturità sessuale sia per i maschi che per le femmine  viene raggiunta ad un anno e mediamente una scrofa può partorire dai 3 agli 8 cuccioli.

A voi le dovute conclusioni.

E’ certamente a conoscenza dei destinatari di questa lettera che il prolificare, senza alcun controllo, dei cinghiali ha provocato e può provocare danni rilevanti alla popolazione locale sotto aspetti diversi, oltre quelli appena accennati sopra. Uno per tutti: la salute pubblica. Il cinghiale, come qualsiasi animale libero, può essere portatore di infezioni nei confronti degli animali domestici nel caso (non infrequente) di aggressione. Stessa sorte possono subire anche gli allevamenti zootecnici in considerazione delle sempre più frequenti sortite degli animali che in branco si spingono all’interno del confine urbano alla ricerca di cibo. Ricerca del cibo che induce i cinghiali ad una maggiore aggressività anche nei confronti della popolazione, oggi più numerosa considerando l’imminente stagione estiva e l’apertura delle seconde case di villeggiatura.
Situazioni analoghe a quelle che si stanno vivendo nel comprensorio madonita e con ancor maggior rilevanza nell’agro del comune di Scillato, si sono verificate in Abruzzo, soprattutto nella provincia de L’Aquila. Qui le autorità preposte hanno dato corso ad un abbattimento, controllato e selezionato, dei capi in eccesso.

Chiediamo pertanto, con forza, un intervento delle Autorità competenti teso alla soluzione di questo problema certamente sottovalutato e che oggi riveste il carattere dell’urgenza, al fine di porre rimedio alle incursioni di animali selvatici nelle campagne coltivate e abitate ed anche per contenere, come già di fatto in essere, la costituzione di insediamenti sempre più numerosi ed ancor  prima che si debbano quantizzare i danni o peggio che si debbano lamentare episodi di aggressione.

Certi, di un  sollecito riscontro.

Seguono numerose firme di cittadini di Scillato