“Un grande patto civico regionale, un movimento d’opinione che nasce dal basso, voluto fortemente dalle associazioni e dai tanti siciliani che mi hanno scritto e sollecitato cercando un confronto e un dialogo, molti dei quali non avevano votato per me alle scorse elezioni regionali, nel 2012”.
Così Nello Musumeci ha presentato stamattina alla stampa, nella sala rossa di Palazzo dei Normanni, il manifesto politico del suo movimento, nato lo scorso novembre sui social con l’hastag “#Diventeràbellissima”, rimasto poi a indicare il nome del progetto che ha già fatto il giro delle nove province siciliane e raccolto le adesioni di cittadini e amministratori, anche di molti non eletti nelle liste di centrodestra.
“#Diventeràbellissima” va oltre i partiti, per mettere insieme persone ed esperienze intorno ad un patto, un movimento politico programmatico per cambiare questa terra, per preparare un’’alternativa di governo, per ridare la speranza a tanta gente che l’’ha persa, per dare una scossa a un governo incapace,inadeguato, paralizzato e ostaggio di Renzi e di Crocetta e delle loro arroganze”.
“La Regione siciliana rischia di diventare preda dei populismi – ha osservato Musumeci – da una parte con Renzi, dall’altra con il M5S. Il Pd, che governa l’Isola da sei anni, cerca una nuova verginità e fa ricadere su Crocetta la colpa del fallimento di una rivoluzione che oggi si è tristemente ridotta ad una mistificazione e l’Udc fa finta di venire da un altro mondo, come se non fosse stato fra i registi di questa operazione. Occorre contrastare questo trend e l’immobilismo che ne deriva e che sta portando la Sicilia in un baratro politico e finanziario”. “Vogliamo recuperare una parte di quel 50% dei siciliani che si è allontanata dalla politica. In questi mesi – ha proseguito Musumeci – raccoglieremo le adesioni, se dovessero essere tante, quella che oggi si configura come un’offerta politico-culturale, diventerà un vero e proprio soggetto politico”. Il movimento che non ha alcuna configurazione legata a vecchi schieramenti e partiti, non fa leva su segreterie, nè strutture, ma si rivolgerà direttamente all’opinione pubblica siciliana. Nei primi giorni di luglio si terrà un incontro nel capoluogo siciliano per un dialogo con gli amministratori di diversi comuni siciliani che vi hanno aderito in questi mesi. Poi per tre giorni, a partire dall’11 settembre, sarà la volta di Catania, per una convention che si terrà nella vecchia dogana del porto.