L’arcivescovo di Monreale consacra a Maria il Parlamento della Legalità Internazionale. «E’ LEI la guida, la “Stella del Mattino”, la “forza e la consolazione”, la “tenerezza e la bellezza” la MADRE del Parlamento della Legalità Internazionale, fondato da Nicolò Mannino e oggi presente su territorio nazionale e internazionale: Maria di Nazareth. Da sempre in casa del “Parlamento della Legalità” si è detto che bisogna avere i connotati di un movimento apartitico, interconfessionale e interreligioso ma di coerente e forte timbro “cristiano”. E proprio alla luce di ciò Mons. Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale e Guida Spirituale del Parlamento della Legalità Internazionale, ha consacrato e benedetto il cammino culturale di questo movimento con un quadro che raffigura la “Madonna del Popolo” venerata e amata nella città di Monreale e nella sua diocesi. L’arcivescovo ha voluto accanto a se Nicolò Mannino, il Vice Presidente Salvo Sardisco con la moglie Helga Guardì. Con loro ha pregato, ribadito il suo impegno di guida spirituale e il suo compito di educare all’evangelizzazione pura senza “ma” e senza “se”. Salvo Sardisco, commosso e contento di ricevere in dono questo prezioso segno di fede, insieme alla moglie ha ribadito che: “La Madonna del Popolo è colei che da sempre ci sostiene e apre un cammino che porta a Cristo nostra speranza e senso vero del vivere di ogni uomo. Con una mamma così – ha sottolineato il Vice Presidente Sardisco – noi ci attiveremo per andare dove ogni giovane, ogni cittadino ci chiamerà per portare un messaggio e una testimonianza di vita che risvegli le coscienze a favore dei grandi ideali, quale: pace, giustizia, fraternità e solidarietà”. Mons. Michele Pennisi ha benedetto il quadro e ha voluto segnare con la croce i presenti che hanno partecipato numerosi al “Giardino degli Aranci” alla convocazione e all’invito di Nicolò Mannino per ripercorrere un anno di intensa attività culturale, partita lo scorso 7 ottobre da Montecitorio per poi arrivare in Basilicata, Sicilia, Lazio, Lombardia, e presto anche a New York e Stoccarda. Non è da sottovalutare che Mons. Pennisi abbia voluto benedire il Parlamento della Legalità Internazionale con il quadro della Madonna del Popolo e consegnarlo da Padre, Pastore, Guida Spirituale, alla famiglia Sardisco. Un bel segnale per dire che siamo tutti “Popolo in cammino” per divenire famiglia che prega, agisce, testimonia e crede nella solarità del messaggio d’amore. “Siamo una famiglia che sta crescendo – ha sottolineato Nicolò Mannino – e sotto lo sguardo di Maria percorreremo sia le mulattiere del dolore dove il buon Samaritano ha fasciato le ferite di chi viene lasciato ai bordi della strada solo e indifeso, sia le strade asfaltate dalla sub cultura del benessere, per dire ai poveri d’amore e di speranza che la vita va vissuta non venduta o trascinata. Noi ci stiamo credendo e con noi tanti bambini, studenti, giovani, cittadini che a vario titolo credono in una cultura di giustizia e di riscatto”. Helga Guardì, moglie del Vice presidente Salvo Sardisco, ha abbracciato al suo cuore di madre l’immagine benedetta di Maria e con un cuore materno l’ha portata fra le mura di casa dandole il posto che merita, “perché – ha sottolineato Helga – in una famiglia, dove vi è un cuore di mamma c’è solo pace, amore, bellezza, unione e forza ed io da mamma credo in questi valori, e ai tanti giovani che mi avvicinano per far parte del Parlamento della Legalità, dico, che siamo una famiglia che loda e prega per divenire popolo che sperimenta sempre e ovunque l’infinita tenerezza di Dio sotto lo sguardo di Maria”. Da sottolineare come diversi sono i vescovi che credono nel cammino del Parlamento della Legalità Internazionale: da Mons. Pennisi, Arcivescovo di Monreale a Mons. Antonio Staglianò, Vescovo della Diocesi di Noto, da Mons. Antonio Raspanti, Vescovo della Diocesi di Acireale a Mons. Calogero Peri, Vescovo della Diocesi di Caltagirone… e con loro tanti altri… tutti uomini di preghiera che con Maria annunciano il Kerigma della Gioia».

Giuseppe Longo
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Foto: da sinistra, Salvo Sardisco con la moglie Helga Guardì, Mons. Michele Pennisi e Nicolò Mannino