Durante gli ultimi anni, tutto il popolo forestale ha sperato in cuor suo e anche per il bene ambientale naturalistico e forestale che, il bene del comparto potrebbe essere quello della riforma del settore, mettendo in ordine tutti i punti essenziali per il bene che l’intera collettività e, cercando principalmente di effettuare tale mansione con lo scopo principale di evitare i disastri ambientali come quelli degli ultimi anni, cioè quelli causati dagli incendi. Recentemente l’assessore Caleca ha affermato che, “lo scirocco non aspetta i tempi dell’Ars”, dichiarazione veritiera, concreta e sacrosanta ma, sappiamo bene che la colpa non è dell’operaio forestale che è chiamato in causa in un momento tardivo sol perchè la Regione è legata ai problemi della finanziaria, quindi a partire dal mese di Giugno !
Già dal mese di Maggio si erano avuti i primi movimenti in materia,dovevano preparare la stagione antincendio di prevenzione, cioè «la ripulitura del sottobosco, la creazione dei viali parafuoco, la messa a punto delle torrette di avvistamento», ma tali sono rimasti ! Il problema principale viene individuato nella politica, perchè il fatto di aver approvato la finanziaria ad aprile e mettere in pausa il sistema per riprenderlo a giugno non ha senso ! La prevenzione deve essere costante ed iniziare subito nei mesi di Marzo-Aprile, affinchè appena lo scirocco esce fuori la testa, subito la si taglia!
Il fatto di aspettare fino ad ora e di aspettare la burocrazia regionale con tutti i difetti correlati, non porta acqua al mulino ma,c’è nè vuole tanta per arginare la forza del fuoco quando si abbatte sul territorio. Il fatto stesso che i forestali annualmente devono aspettare le sorti della finanziaria per reperire i finanziamenti delle giornate lavorative, và ad inquadrarsi nel contesto di uscire fuori della spesa corrente che annualmente si deve trovare e, finchè non si trova una soluzione diversa a tutto ciò ogni anno ci troveremo sempre con gli stessi problemi sia ambientale che per quanto riguarda la manodopera forestale, guardando da casa il disastro e, alzando le spalle in segno di rassegnazione per una colpa che ricade nell’incompetenza di coloro che gestiscono il comparto forestale!
Semplice e facile lo scaricabarile effettuato dal governo regionale al dipartimento per passare dall’azienda e finire alle visite mediche, tante calunnie che ridicolizzano anche i bambini vhe chiedono al padre forestale il perchè rimane a casa per vedere divampare l’incendio ! L’Assessore Caleca ha affermato dopo il rogo di Erice che “si farà promotore di una norma che sleghi le attività di tutela antincendio all’approvazione del bilancio regionale”, giusto e sacrosanto se tutto questo fosse realtà, ma evidentemente deve lottare anche all’interno del palazzo regionale e con lui tanti altri che la pensano come lui, ma sappiamo bene che oggigiorno andare d’accordo con la moglie è abbastanza difficile, quindi…… non dimenticandoci che con i se e i mà non si fà tanta strada !!
Antonio David
La redazione di Forestalinews