Erano stanchi di aspettare l’autobus e così hanno deciso di rubare un’autovettura, una vecchia Fiat Punto, pertanto sono saliti a bordo e sono partiti in direzione Palermo.
Questa vicenda singolare accaduta a Petralia Sottana, nel parcheggio dell’Ospedale “Madonna dell’Alto”. I protagonisti sono un uomo ed una donna, uno residente a Isola delle Femmine e l’altra a Palermo, che in mattinata si sono recati presso la struttura ospedaliera per fare alcuni accertamenti ma al termine, stanchi di aspettare l’arrivo dell’autobus che li avrebbe portati a casa, hanno pensato di rubare un’autovettura parcheggiata proprio davanti al Pronto Soccorso dell’Ospedale.
Il veicolo, tra l’altro, era stato lasciato con gli sportelli aperti e la chiave inserita nel quadro d’accensione, quindi è stato facile per i due raggiungere lo scopo.
Nel frattempo il proprietario della Fiat Punto, che in quel momento si trovava presso la struttura ospedaliera per altre incombenze, raggiunto il parcheggio si è accorto con amara sorpresa che la sua autovettura era stata rubata e pertanto segnalava il fatto alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Petralia Sottana.
L’operatore della Centrale, ricevuta la segnalazione, allertava subito le pattuglie sul territorio e dopo alcuni minuti, un equipaggio del Nucleo Radiomobile intercettava in Contrada Donalegge, sulla SS 120, il veicolo asportato che viaggiava a forte velocità verso il bivio “Tremonzelli”.
I militari raggiungevano e bloccavano immediatamente il mezzo ed i suoi occupanti che una volta fermati si giustificavano in questo modo “bizzarro” dicendo che lo avevano fatto perché erano stanchi di aspettare l’autobus.
I due, entrambi volti noti alle forze dell’ordine, identificati in MURATORE Giulio, nato a Palermo il 14.04.1974, residente a Isola delle Femmine e ADELFIO Michela, nata a Palermo il 10.06.1975, ivi residente, sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato in concorso e l’autovettura è stata restituita al legittimo proprietario.
Giudicati con il rito direttissimo presso il Tribunale di Termini Imerese, dopo la convalida dell’arresto sono stati sottoposti all’obbligo di dimora.
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