Riceviamo e pubblichiamo:

La Zannella Basket Cefalù, con il presente comunicato, intende replicare alle affermazioni espresse dalla A.S.D. Basket Sarno, riguardanti delle presunte aggressioni ai danni dei propri tesserati avvenute durante l’intervallo e al termine della gara disputatasi la scorsa sera.

Per una descrizione quanto più fedele alla realtà dei fatti bisogna, in primis, procedere ad una descrizione di quanto avvenuto durante lo svolgimento della suddetta gara: la compagine sarnese, pervasa sin dall’inizio della partita da un evidente quanto ingiustificato nervosismo in ognuno dei suoi componenti, si è resa protagonista dopo solamente 2 minuti e mezzo di gioco di un gesto deprecabile: una deliberata gomitata/sbracciata ai danni del capitano della Zannella, Lombardo, ad opera del proprio giocatore Carmine Moccia, opportunamente sanzionata come fallo antisportivo dalla coppia arbitrale. Da lì in avanti il clima di tensione tra le due formazioni si è ovviamente esacerbato, con reiterate quanto plateali proteste della panchina e dei giocatori ospiti ai danni dei direttori di gara, il cui operato, peraltro, è stato tutto fuorchè “casalingo”, e, a sostegno di questa affermazione, basterebbe controllare un paio di dati: il conteggio dei falli alla fine del terzo quarto ha recitato un equilibrato 17 a 20 a favore della Zannella, ed alla fine della gara si è assistito ad un assoluta parità del dato in questione con 27 falli sanzionati rispettivamente ad ognuna delle due squadre; ancor più evidente, in tal senso, è il dato dei tiri liberi tentati in gara: 30 per la Gustarosso Sarno, 24 per la Zannella Basket Cefalù. Se una colpa, al massimo, può essere attribuita ai direttori di gara stata quella di non essere intervenuti con la necessaria durezza durante il corso della gara al fine di reprimere degli atteggiamenti che nulla hanno a che fare con lo sport propriamente inteso, fatto che ha dato il là al degenerare di una eccessiva mascolinità delle “ostilità” in campo, con strascichi anche nell’immediato post-partita, durante il quale financo un dirigente della Zannella Basket è stato oggetto di un colpo al viso da parte di un giocatore della squadra sarnese, appostatasi con intenti minacciosi all’interno del tunnel degli spogliatoi, in attesa della squadra di casa intenta a festeggiare la vittoria al centro del campo. Dalla situazione fattuale appena delineata è di tutta evidenza che il quadro di “aggressione” , specie nella unilateralità che il termine implica, sia totalmente fuori luogo e mendace.

Per quanto riguarda le dichiarazioni rese dalla società A.S.D. Sarno riguardanti il proprio coach Antonino Sanfilippo, la Zannella Basket, pur non mettendone in dubbio la fibra umana ed etica che ne ha contraddistinto la carriera in ambito sportivo, non può astenersi dal sottolineare che, limitatamente alla partita della scorsa sera, il comportamento del suddetto allenatore sia stato, durante tutto il corso della gara, improntato alla platealità di esultanze e proteste, con costanti scorribande al di fuori dell’area del campo dedicata allo staff tecnico biancorosso, e che tale comportamento sia progressivamente degenerato verso un atteggiamento simil intimidatorio nei confronti della coppia arbitrale, culminato negli ultimi secondi di gioco da una vera e propria aggressione verbale nei confronti dei direttori di gara (nel corso della quale il coach sarnese ha perfino privato del fischietto l’arbitro Fracassetti) che ha costretto gli stessi a sospendere la partita per qualche minuto, al fine di placare gli animi dell’allenatore sarnese con l’ausilio dei componenti della stessa panchina campana.

La Zannella Basket Cefalù, inoltre, esprime il più profondo rammarico per una cospicua serie di insulti a sfondo territoriale-razziale da parte di tifosi, o pseudo tali, sarnesi espressi sulla propria pagina Facebook, rivolti al pubblico cefaludese. Pur nella piena consapevolezza che simili beceri atteggiamenti non appartengano alla dignità e al decoro civile della società A.S.D. Sarno, che nulla ha a che fare con certe squallide esternazioni, e della stragrande maggioranza degli sportivi sarnesi, la Zannella intende ancora una volta ricordare come il proprio pubblico abbia sempre dimostrato, nel corso dell’anno come nella ultraquarantennale tradizione cestistica della cittadina normanna, correttezza e ospitalità verso ogni spettatore o giocatore avversario, visto appunto come tale e non come un nemico. Ed un grande plauso va rivolto alla maturità della tifoseria organizzata “Brigata Ultrà Cefalù”, la quale si è posta in prima linea nel tranquillizzare gli animi durante un isolato battibecco tra un manipolo di spettatori delle due fazioni, episodio che potrà essere confermato da chiunque sia stato presente alla gara, a prescindere dai “colori” nei quali si identifichi.