E’ proprio come dice la canzone del “molleggiato”, cari colleghi forestali,il tempo se nè và e nessuna luce si vede all’orizzonte. Stiamo qui a commentare , dire e ridire le sorti del comparto mentre inizia il tempo di lavorare e la maggior parte di noi rimane ancora a casa ad aspettare “la chiamata”. Inizia il bel tempo è in teoria dovrebbe iniziare il parafuoco per i forestali, un lavoro che ogni anno è stato fatto, ma certamente ancora ad oggi in alcuni distretti e province non ci sono nemmeno i progetti e perizie pronti. Certo basterebbe dire che si faccia un “copia-incolla” togliendo la vecchia data e mettendo quella nuova, ma da quest’anno le cose sembrano essere cambiate o cambieranno rispetto agli anni passati. Certamente se dobbiamo vivere di fondi europei dobbiamo dare risposte all’Europa, quindi anche il semplice lavoro di effettuare il parafuoco deve rientrare in un contesto di prevenzione incendi e quindi in un progetto di salvaguardia ambientale, incluso il servizio antincendio. Certo la sostanza non cambia, ma bisogna raggirare l’ostacolo con abilità di competenza che certamente non tutti i nostri dirigenti hanno. Investire in nuovi progetti , cercare di rendere produttivo il comparto potrebbe e deve essere il futuro dei forestali, altrimenti resteremo a casa e certamente l’ UE non darà nessuno spicciolo alla Forestale in genere. Cambiare mentalità e strategia deve essere la nuova frontiera, ma da quello che vediamo adesso non penso che nessuno sappia dare risposte in merito, proprio perchè nei nostri uffici nessuno è competente o ha le p….e per mettere il culo nella sedia e lavorare per quello che è pagato, sforzandosi e inventando o maggiormente pensare che dietro di lui ci sono migliaia di famiglie che pendono dalle sue capacità. Soliti lavori che non porteranno acqua al mulino (anche se ci vogliono), anche perchè sinceramente non porta stimoli più di tanto, ma si fà quel che ci si dice….Potremmo dire l’importante è lavorare, giustamente essenziale, ma se si allargherebbero gli orizzonti ne trarremmo benefici tutti, sopratutto le casse regionali e aziendali.

Andiamo ad ora, in alcuni distretti sono stati fatti gli avviamenti, anzi le chiamate al CPI ma si attendono gli inizi che tardano ad arrivare e che certamente avranno delle conseguenze se, ancora tarderanno ad arrivare ci presenteremo come ogni anno ad arrivare al 31 dicembre, con acqua e freddo, non potendo lavorare come giustamente sarebbe opportuno.Sempre manca per qualcosa, manca per Tizio che dà la colpa a Caio e si mette in moto lo scaricabarile che si presenta annualmente e puntualmente. Parlo dei 151sti che da circa 20 giorni nel distretto 8 di Palermo aspettano di essere chiamati in cantiere e tra mancanza di qualifiche e mancate risposte su come e quando, si complica il lavoro ancora prima di iniziare, con la peggior situazione che se parli con qualcuno per chiedere spiegazioni (sindacati)  iniziano a balbettare o dare risposte vane perche neanche loro sanno. Forse si aspetta l’esito della Finanziaria, ma in linea di massima è tracciata la sorte che in tanti non hanno capito e che nessuno riesce a mettere ancora i puntini su quello che dovrebbe accadere, per non parlare di tutti i problemi interni dei cantieri, parliamo di sicurezza,contratti,arretrati,tagli e tanto altro che ci vorrebbe un foglio per elencare i problemi che sappiamo e che ogni anno ci portiamo dietro come lo zaino che ci accompagna al lavoro. In tanti scrivono in redazione per avere informazioni o notizie in merito, aggiornamenti che anche noi a volte non sappiamo rispondere proprio perchè l’incertezza regna sovrana e a maggior ragione aspettiamo che qualcuno dall’alto venga ad illuminare i forestali. Ma non si trova “un cornuto” che mantiene quello che dice, tutti parlano e prevedono, si proclama al popolo come nei comizi delle elezioni paesane, dove a gesti e grida promettono e non mantengono con una normalità scandalosa !. Sappiamo bene che il nostro rapporto lavorativo alla forestale parte la seconda metà dell’anno, quindi se siamo stati tranquillamente “in ferie”, ora “dovremmo” avere dei fatti,se il buon Dio non ci abbandona !

Antonio David

Forestalinews