I genitori del plesso scolastico “Nicola Botta” di Gratteri, anche ieri, seconda giornata di “prove invalsi” hanno manifestato davanti la scuola.
A differenza del primo giorno, le prove invalsi non sono state eseguite in quanto il plesso era vuoto. Tutti i genitori, sia della scuola materna, che della elementare e della media infatti hanno aderito alla protesta lasciando i propri figli a casa.
I genitori fanno sapere che non sono d’accordo con questa tipologia di prova, in quanto è atta solo a creare una classifica tra scuole e gli insegnanti.
I genitori chiedono invece una scuola che coltivi l’unità figli, che si faccia carico delle loro difficoltà e che aumenti la propria qualità senza fare alcuna discriminazione tra gli studenti.
I genitori sottolineano inoltre che la prova invalsi è uno sperpero di denaro sia per la pubblica amministrazione che per le famiglie, in quanto, queste ultime, sono tenute ad acquistare i libri per le varie esercitazioni.
Sono convinti, inoltre, che la prova invalsi sia soltanto uno spreco di tempo prezioso sia per gli insegnanti che per gli alunni in quanto le ore perdute per effettuare le prove potrebbero essere state utilizzate per portare avanti le attività didattiche.
Fanno sapere inoltre che porteranno avanti la protesta anche nell’ultima giornata di prove prevista per mercoledì 13 maggio.
I genitori precisano infine che sulla base di quanto comunicato dagli stessi nel precedente messaggio, il Preside Castiglia non ha obbligato in alcun modo l’unica bambina ad effettuare il test il primo giorno di prove, ma come è giusto che sia, l’ha sottoposto alla stessa in quanto era l’unica presente in classe, incoraggiandola a eseguire la prova con serenità e tranquillità.
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