Nel mese dedicato alla Madre SS., nella giornata dedicata a tutte le Mamme, Bagheria festeggia la Beata Vergine Maria con il III Festival Regionale Corale di Musica Sacra Mariana. Un’idea partorita dal giovane tenore, compositore e direttore di cori Salvatore Di Blasi per unire la gioia del canto corale, l’amore per la musica e la devozione a Maria SS. in una giornata da vivere all’insegna della cultura e dell’arte.
Il Festival, al quale interverranno ben dodici Cori provenienti non solo dalla provincia di Palermo, ma anche dalle province di Catania, Agrigento, Trapani, è organizzato dall’Associazione Culturale Bequadro di Bagheria, in collaborazione con la Parrocchia Maria SS. Immacolata (Bagheria), il Comune di Bagheria e il Rotary Club di Bagheria, e vanta il supporto di numerosi sponsor sensibili ad iniziative di impronta artistico-culturale.
L’avvenimento avrà il graditissimo onore di essere introdotto dalle parole di S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Di Cristina Arcivescovo Emerito della Diocesi di Monreale, con l’intervento di Don Massimiliano Purpura che anche quest’anno accoglie il Festival nella sua Parrocchia.
Ma perché Cori provenienti da tutta la Sicilia decidono di viaggiare, di incontrarsi, di preparare un repertorio, di fare musica insieme e cantare a Maria?
La presenza di Maria nella musica sacra o profana è la stessa che si riscontra nelle arti figurative e nella letteratura: una presenza costante, delicata e forte a un tempo, senza la quale le composizioni accuserebbero lacune incolmabili. Infatti Maria medesima è il canto di Dio, la melodia più soave e garbata che mai sia stata scritta: Dio è l’autore, perché l’ha creata immacolata ed ella ne è divenuta coautrice, “essendo la navicella che porta al Signore”. (Padre David Maria Turoldo).
La Lumen Gentium (L.G IV, 66) ci dice che “mentre è onorata la Madre, il Figlio al quale sono volte tutte le cose, e nel quale piacque all’Eterno Padre di far risplendere tutta la sua pienezza, sia debitamente conosciuto, amato, glorificato (…).
Maria è Madre di Gesù, dell’uomo Gesù di Nazareth: è nel suo grembo che egli si incarna ed è da lei che nasce. Maria non è una madre come tutte le altre, la sua maternità è speciale, non è infatti solo madre del Gesù terreno, dell’uomo, è anche madre del Cristo, del Dio vivente che si incarna per redimere gli uomini.
Ed è proprio Maria che consente l’attualizzazione del piano salvifico di Dio, è anche attraverso lei che l’azione redentrice arriva agli uomini.
La sua straordinaria grandezza convive con la normalità e fragilità di una donna qualsiasi ed è proprio questa sua tenerezza che emerge ai piedi della croce, quando sofferente e piena di compassione, vede il figlio morente.
Il suo essere Madre, però non si limita solo a Gesù: Maria è anche madre di tutti gli uomini, di tutti i redenti nel suo Figlio.
E’ Lei il tramite tra i figli e l’unigenito Figlio: i suoi figli la invocano perché intercedano presso Cristo[1]. Cantando a Lei i suoi figli le chiedono di essere portavoce della comunità, così come lei, cantando nel Magnificat offre il canto di preghiera della Chiesa di tutti i tempi. La voce di Maria nel Magnificat inaugura il canto del nuovo popolo, della Chiesa di Cristo, un canto che celebra la gioia di una salvezza che ha trasformato la storia del mondo.
Dunque se un’icona o un affresco hanno una straordinaria forza espressiva, la voce umana ha una ineguagliabile immediatezza comunicativa che sostenuta dall’impalcatura della parola e dall’impalpabilità del suono, dialoga con l’Onnipotente e ne celebra la grandezza.
Il canto a Maria è rispondente ai bisogni individuali e collettivi, la Vergine è punto di riferimento di sincera pietà e di sicura protezione ed è espressione di vera esperienza religiosa.
L’omaggio a Maria è riflessione cosciente e devozione popolare semplice ma forte[2].
Ecco l’elenco dei CORI PARTECIPANTI:
Tutti i coristi partecipanti, grazie alla collaborazione dell’Assessore alla Cultura Rosanna Balistreri, potranno visitare il Museo Guttuso di Villa Cattolica dove attualmente è allestita la mostra “Ritratti e Autoritratti” con quadri di Renato Guttuso provenienti da collezioni private. Saranno messe a disposizione da Culturalab, due guide regionali professioniste abilitate.
Sarà inoltre accessibile il giardino barocco di Villa San Cataldo, unico giardino settecentesco rimasto integro per impianto geometrico, con arredo in calcarenite arenaria.
Al termine della giornata, i cori intervenuti potranno beneficiare di un piccolo rinfresco presso l’atrio esterno del Palazzo Butera – Branciforti, con animazione teatrale in costume d’epoca offerta dall’Associazione Culturalab di Bagheria e la musica di Francesco Maria Martorana.
La presentazione dell’evento sarà curata dalla Sig.ra Caterina Vitale.
L’appuntamento è Domenica 10 Maggio alle ore 15:30 presso la splendida Parrocchia di Maria SS. Immacolata di Bagheria (“Anime Sante”), chiesa settecentesca che con la sua statua lignea dell’Immacolata è cornice ideale e tradizionale del Festival.
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