Da ieri è cittadina italiana. Il sogno di Ardiana Lici, nata in Albania trentadueanni or sono, si è avverato. Dopo il decreto del Presidente della Repubblica, l’ultimo atto, del lungo percorso che è durato più di dieci anni, si è svolto al Comune di Petralia Soprana. Davanti al sindaco Pietro Macaluso, Ardiana ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, alle leggi e alla Cosituzione. Un atto formale per la ragazza albanese che a maggio prossimo segna venti anni di permanenza in Sicilia dove è cresciuta sentendosi italiana a tutti gli effetti. Oggi quella sua identità sempre sentita è stata ufficializzata anche nelle carte: Ardiana Lici, che in attesa della cittadinanza si è anche laureata, è italiana anche giuridicamente. «Sono felicissima – ha detto Ardiana – perché ho raggiunto quello che volevo. Certamente non rinnego le mie origini albanesi ma io mi sono sempre sentita italiana. A Petralia Soprana dove vivo da più di dieci anni mi sono sentita a casa mia e non ho avuto problemi di integrazione ma «carta canta» e quindi ho intrapreso questo lungo percorso che mi ha portato alla acquisizione della cittadinanza italiana. La cerimonia davanti al sindaco – ha concluso Ardiana – mi ha emozionato tantissimo, forse più della laurea». Nella sua famiglia anche la madre ha ottenuto la cittadinanza che prossimamente andrà anche al padre.  Alla felicità della ragazza si è unita la soddisfazione del sindaco Pietro Macaluso che ha augurato alla nuova concittadina un mondo di bene. «Spero – ha detto il sindaco – che la cittadinanza italiana possa portare soddisfazioni e successi ad Ardiana e alla sua famiglia che da anni vive e si sente di Petralia Soprana».