I Carabinieri della Stazione di Crispi e della Sezione Scorte del Reparto Servizi Magistratura di Palermo hanno arrestato in flagranza di reato, con l’accusa di tentata estorsione aggravata, il palermitano D’ANNA Ignazio, 1971, noto alle forze dell’ordine.
Gli uomini dell’Arma transitavano in Largo Cavalieri del Lavoro, ove vi è ubicato un parcheggio non custodito, quando notavano che un anziano, seduto al posto guida della propria autovettura, veniva avvicinato da un soggetto che con fare molto animato, dopo avergli aperto lo sportello, lo aggrediva verbalmente e strattonandolo. Gli operanti avendo notato la scena, intervenivano immediatamente per bloccare l’aggressore che, nonostante ciò, continuava imperterrito ad inveire contro l’anziano. Nel ricostruire la vicenda, il malcapitato riferiva che era appena sceso da casa per recarsi al cimitero e, avvicinandosi alla sua macchina, aveva notato che un’altra autovettura – parcheggiata non correttamente – gli ostruiva l’uscita col proprio mezzo. A tal punto avrebbe chiesto ad alcune persone presenti nel parcheggio se sapessero di chi fosse la macchina. Una di queste persone, già conosciute dalla vittima come parcheggiatore abusivo, andava in escandescenza e, rivolgendosi a lui, gli riferiva “tu, la macchina qui non la metti. Se la metti qua mi devi pagare”. Tale reazione scaturiva dal fatto che l’anziano, in diverse occasioni, aveva già rifiutato di assecondare la pretesa del parcheggiatore di una somma di denaro – richiesta per il solo fatto di poter lasciare in sosta la propria auto, sebbene il parcheggio pubblico fosse dotato di strisce bianche.
La macchina che ostruiva l’uscita dell’anziano, rivelatasi essere nella disponibilità del D’ANNA Ignazio, si dimostrava essere solamente un pretesto per esercitare un’ulteriore pressione sul vessato affinché questi cedesse all’ingiusta pretesa di denaro.
L’ennesimo rifiuto dell’anziano, sofferente peraltro di una grave disabilità per la quale gli è riconosciuta l’invalidità civile totale, scatenava invece l’ira del parcheggiatore abusivo che reagiva ingiuriandolo e strattonandolo.
Durante la perquisizione personale il parcheggiatore abusivo, veniva trovato in possesso di 10 € in monete, poste sotto sequestro, in quanto ritenuta provento dell’illecita attività.
L’arrestato, con alle spalle un curriculum per reati contro il patrimonio e la persona, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, veniva tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari in attesa di giudizio direttissimo conclusosi con la convalida dell’arresto e la sottoposizione alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.