Festival Sete Sóis Sete Luas, Pollina conferma la sua dimensione internazionale

Per due giorni il Comune di Pollina è stato tra i protagonisti del 14° meeting internazionale di Sete Sóis Sete Luas a Frontignan, nel sud della Francia. “È stato molto gratificante per il nostro paese – commenta Maria Giuliana,  consulente alla Cultura del Comune e inviata a Frontignan su delega del sindaco Magda Culotta – riscontrare che Pollina è stata riconosciuta e apprezzata da tutte le delegazioni delle 23 città presenti al meeting”. Durante la due giorni del Festival, il comune di Pollina ha avuto modo di confrontarsi con i 13 Paesi dell’area mediterranea e 45 delegati internazionali, tra cui il sindaco di Frontignan, il presidente della Camera di Capo Verde, il  sindaco di Pirano (Slovenia), le delegazioni di Valencia (Spagna) e di Ponte de Sor (Portogallo) e di diverse città della Francia, della Croazia e della Grecia. Le ventitré città, tutte accomunate dalla cultura euro-mediterranea, grazie al Festival hanno avuto la possibilità di condividere i profondi valori dell’interculturalità, tramite l’arte e la musica. È emerso inoltre che la rete ha anche un grande potenziale economico, poiché incide sulle politiche turistiche e culturali. Nella rete italiana, insieme con Pollina (che ha aderito cinque anni fa), città toscane come Impruneta (la patria del cotto), Montelupo e Pontedera; dal Lazio, Genazzano; dalla Campania, Gaeta; dalla Sardegna Oristano e dalla Sicilia anche  Mascalucia. “È una vetrina internazionale importante – commenta il sindaco Magda Culotta – con un potenziale culturale e turistico altissimo. Scommettere su iniziative come questa è un modo per promuovere il territorio e le sue peculiarità, soprattutto in campo artistico e culturale, e per portare ulteriori occasioni di sviluppo”. Tra gli appuntamenti che il comune di Pollina ha ospitato nell’ambito del Festival: un concorso musicale per band siciliane, una laboratorio gastronomico sulla cucina portoghese, un laboratorio di lettura creativa e lo scambio di prodotti tipici – tra cui la manna – così da sperimentare la formula, unica nel suo genere, che coniuga la musica, con le parole, il cibo e la letteratura.

redazione

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