Non possiamo che esprimere rincrescimento per il giudizio con cui il TAR di Palermo ha negato la sospensiva del provvedimento di chiusura del centro nascite. Un giudizio contraddittorio e “pilatesco” quello con cui, da una parte, si afferma che “il ricorso è affidato ad argomenti, di fatto e di diritto, meritevoli di adeguato approfondimento”, mentre, al contempo, si esclude che esistano i profili di “fumus boni iuris”, sul presupposto, tra gli altri, della necessità di “ perseguire plausibili risparmi di spesa resi viepiù urgenti dalla complessiva e notoria situazione nazionale e regionale”. Una “legittimità per stato di necessità” che non può lasciarci convinti.
Per questo, immaginiamo di proporre ricorso al CGA, anche perché i Giudici di primo grado hanno, incredibilmente, ignorato di argomentare rispetto ad altri motivi di illegittimità evidenziati nel ricorso.
Quella del contenzioso è una strada difficile, rispetto ad un “Sistema” che, adducendo ragioni di cassa, si chiude a riccio, anche attraverso gli organi cui spetta di amministrare la giustizia. E’ tuttavia una strada necessaria, perché sarebbe da irresponsabili non percorrerla. Insieme agli altri Sindaci verificheremo quali altri iniziative è possibile adottare per scongiurare una eventualità tanto prossima quanto nefasta.
“Al fine di concordare tutte le azioni possibili per scongiurare la chiusura del centro nascite dell’ospedale G. Giglio di Cefalù è convocata un’assemblea dei cittadini dei comuni interessati per venerdì 17 Aprile alle ore 17.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Cefalù”.
Il sindaco
Rosario Lapunzina
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