Certamente tra tutti i problemi che la Sicilia deve affrontare giornalmente, dal fine settimana si è aggiunto anche quello che ha messo in ginocchio l’intera isola ed ha spaccato la viabilità di tanta gente che giornalmente si sposta per lavoro o spostamenti vari.

Parliamo del pilone della Palermo-Catania che ha portato alla chiusura dell’autostrada e che ha diviso in due l’intera economia della Sicilia limitando gli spostamenti di migliaia di persone. Ieri presso lo svincolo di Caltavuturo – Scillato si è tenuto un incontro spontaneo tra l’On. Figuccia (Fi), rappresentanti della stampa (tra cui anche la redazione di Forestalinews) , ANAS, il sindaco di Caltavuturo Lanza , i rappresentanti del comune di Lascari, Blufi, Petralia e Castellana Sicula, l’ex sindaco di Polizzi Generosa Patrizio David, il gruppo “patto per Polizzi”  più un centinaio di gente interessate al problema. Vista la gravità della situazione si è subito messo in evidenza come la migliore alternativa alla viabilità è la ss 643 di Polizzi. La gente locale ha fatto presente all’On. Figuccia tutti i problemi a cui andranno incontro se la Regione non risolverà il dissesto anche nelle attuali strade secondarie. Visto che diventeranno di primaria importanza per l’intera Sicilia si deve quanto prima “modernizzare” tale situazione per snellire il traffico in entrambe le direzioni, considerato che le attività commerciali dovranno continuare a ricevere le forniture per portare avanti le rispettive attività, in un momento di attuale crisi e precarietà generale . L’onorevole è voluto essere presente nel territorio per constatare la situazione e impegnarsi a portare avanti,tramite il suo gruppo politico all’ARS, l’impegno di risolvere l’emergenza che il territorio madonita sta vivendo. Il governo regionale non ha mai preso provvedimenti anche per i relativi problemi riscontrati negli anni passati sul dissesto idrogeologico ,con smottamento di terreno nel territorio madonita e in particolare nella zona di Caltavuturo . I problemi economici e relativi al bilancio della Regione Sicilia non devono essere causa di una politica demagogica che, basata sul menefreghismo diffuso, metta da parte i reali problemi del territorio madonita e non.

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