Al comune di Petralia Sottana, alla presenza dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Giovanni Battista Pizzo, del Direttore del Dipartimento delle Infrastrutture Fulvio Bellomo, del Commissario IACP di Palermo Fabio Guccione e del Sindaco di Petralia Sottana Santo Inguaggiato, è stato siglato l’accordo che prevede, dopo l’acquisto, il recupero di tredici unità immobiliari nel centro storico del Comune da destinarsi ad edilizia popolare.  La gara per l’affidamento dei lavori di recupero sarà gestita dall’UREGA di Palermo e l’inizio dei lavori- questo è l’impegno dell’Assessore e della struttura tecnica dell’Assessorato- è previsto entro la fine di giugno 2015. Dopo la conclusione della prima tappa di un’azione che certamente rappresenta uno dei fiori all’occhiello della sua amministrazione, il Sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato, esprime grande soddisfazione per questo ulteriore passo in avanti. Una scelta considerata, anche a livello nazionale, virtuosa e modello di buone pratiche con consumo di suolo zero messo in evidenza, non a caso, tra gli esempi europei di eccellenza del Patto dei Sindaci. La determinazione di realizzare gli alloggi nel Centro storico, recuperando il patrimonio edilizio esistente, risale al 2010 allorquando il comune si trovò tra i beneficiari di un finanziamento che prevedeva la realizzazione di appartamenti in quattro edifici condominiali alla periferia del paese, in un’area  verde precedentemente individuata e acquisita per tale scopo. L’Amministrazione Inguaggiato ha espresso un netto no a quel progetto e ha intrapreso una battaglia, a partire da un serrato confronto con i vertici dell’Istituto Autonomo Case Popolari, per spendere quei soldi nel centro storico, attingendo alla notevole offerta di abitazioni in pietra, alcune delle quali abbandonate ma che, tuttora, costituiscono tessere preziose nel mosaico del tessuto urbanistico del paese. Una battaglia conclusasi positivamente grazie anche al  ruolo attivo degli uffici e degli organi tecnici dello IACP.

A indurre la richiesta di una riconversione delle somme in direzione del risanamento del Centro Storico alcuni punti irrinunciabili: impedire una ulteriore cementificazione e un inutile consumo del territorio; evitare lo spopolamento e la fuga di altre famiglie verso la periferia con aumento, in prospettiva, dei costi  per  l’igiene ambientale, la mobilità e i servizi a rete, con tutte le implicazione connesse e, prima tra tutte, l’inquinamento.  “Una scelta culturale e sociale-afferma il sindaco Santo Inguaggiato- per  riportare l’attenzione sul valore dei centri storici minori, il cui degrado va contrastato con investimenti a partire da quelli pubblici, affinché vengano rivalutati per la qualità della vita che offrono, nel nostro caso all’interno di un’area di pregio come quella del Parco delle Madonie. Nei comuni delle aree interne e di montagna, a decremento demografico,  occorre avere come bussola  delle politiche urbanistiche a “metro cubo zero”. In tal senso occorre  omogeneizzare i comportamenti di tutte le amministrazioni: e’ un grave errore pensare, ancora, che lo sviluppo possa passare attraverso ulteriore  cementificazione e  consumo irrazionale  di nuovo territorio.

Un altro importante traguardo raggiunto, quindi, dal Comune di Petralia Sottana, che si conferma all’avanguardia nelle politiche della sostenibilità ambientale e che è stato già valutato, sul piano amministrativo, come esempio di best practice da”QualeEnergia”, la rivista promossa da Kyoto Club, Legambiente, AzzeroCO2. Sono proprio tali azioni, accanto alla cultura dell’accoglienza, che hanno portato all’attribuzione alla cittadina madonita della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano .

Una boccata di ossigeno anche per l’economia del paese, considerato che a breve inizieranno i lavori per le diverse unità immobiliari per un importo di oltre 2.000.000 di euro che diverranno opportunità di lavoro per le aziende che operano nel settore e garanzia di ripristino, messa in sicurezza e qualificazione del paese. L’obiettivo, oltre che il recupero degli immobili, è quello di porre un argine allo svuotamento del centro storico e di rilanciarne il ruolo nell’ambito dei progetti di siluppo del territorio madonita come centro da scegliere per la qualità della vita e come meta di vacanze-paese albergo- per la fruizione del vasto patrimonio naturalistico e culturale del Parco delle madonie.

Nelle scorse settimane, sono già stati conclusi e registrati gli atti di compravendita degli immobili i cui possessori hanno già ricevuto complessivamente circa 400.000 euro. “L’obiettivo dell’amministrazione-conclude Santo Inguaggiato-  è quello di completare ed assegnare le case già ristrutturate entro settembre 2016.