Continua incessante l’impegno della Dir. Territoriale del Lavoro e dell’Arma

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Palermo insieme agli Ispettori civili, negli ultimi dieci giorni hanno continuato nella loro attività di controllo nel mondo del lavoro di Palermo, su impulso del direttore della Direzione Territoriale del Lavoro di Palermo. Gli operanti intervenivano in un’officina meccanica alla periferia di Palermo, in cui deferivano il titolare all’AG poiché l’esercizio era privo di ogni minima regola di sicurezza. Infatti mancavano :

.   il documento di valutazione dei rischi (DVR);

.   la nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP);

.   la nomina del medico competente;

.   la formazione e informazione dei lavoratori dipendenti;

.   la consegna dei dispositivi di protezione individuale(DPI);

.   la valutazione del servizio elettrico,

inoltre nel contesto dell’attività ispettiva emergeva:

.     n. 3 lavoratori in nero su 3 presenti, per cui veniva sospesa subito l’attività imprenditoriale;

.     la necessita del sequestro dell’attività poiché completamente sconosciuta alla Pubblica Amministrazione;

.     l’obbligo di irrogare n. 8 prescrizioni a regolarizzare l’attività d’impresa e il personale.

Per le ragioni sopra esposte venivano contestate:

.          ammende per 36.566,40;

.          sanzioni amministrative per 15.600 ovvero la maxi sanzione per il lavoro nero.

Successivamente Carabinieri e Ispettori civili procedevano alla verifica di un cantiere edile, anch’esso  nella periferia palermitana, in cui deferivano anche qui il titolare poiché verificavano le violazioni basilari della sicurezza nei luoghi di lavoro, ossia:

.          due lavoratori senza visita medica preventiva, per accertare l’idoneità al lavoro;

.          nessun dispositivo di sicurezza individuale consegnato, ossia nessuna protezione;

.          nessuna formazione dei dipendenti, che invece devono sapere cosa vanno a fare;

.          mancanza del piano di montaggio e smontaggio del ponteggio (PIMUS);

.          utilizzo di ponteggi non idonei ed averne utilizzati in assenza del preposto;

.          la mancanza di fissaggio delle tavole al ponteggio metallico, così da risultare sconnesse,

tutti aspetti che taluni imprenditori non curano intenzionalmente per abbattere i costi di gestione del lavoro, o forse “perché tanto si è sempre fatto così!”,  né gli operai vi badano non avvertendo che l’insieme di tutto ciò può rappresentare un pericolo concreto per la loro incolumità.

Al termine anche di questa ispezione il titolare veniva:

.          deferito all’AG palermitana per le violazioni sulla sicurezza;

.          gli veniva sospesa l’attività imprenditoriale per l’impiego di 1 lavoratore in nero su 3 presenti.

All’esito di tutti i controlli degli ultimi giorni, che si sono estesi anche ad altre realtà imprenditoriali cittadine, i Carabinieri conseguivano i seguenti risultati:

–          7 denunce a piede libero di altrettanti imprenditori;

–          3 sospensioni di attività commerciale per l’illecito impiego di lavoratori “in nero”;

–          20 posizioni lavorative controllate di cui 6 “in nero”;

–          sanzioni amministrative per 19.695,00€;

–          ammende per 36.566,00€.

 

L’impegno dell’Arma e della DTL di Palermo nella lotta al lavoro nero è sotto gli occhi della popolazione, che si spera si senta incoraggiata a denunciare ogni sopruso, al fine di rivalutare sempre di più la consapevolezza che ad ogni prestazione di lavoro debba corrispondere un corrispettivo fatto da: un contratto giusto, una retribuzione adeguata, dei contributi versati, la dignità dei luoghi di lavoro rispettata. Fuori da questi limiti prolifera la rassegnazione e l’illegalità : due fattori su cui il malaffare cresce e funge da terreno di coltura per crimini ben più gravi. E’ sulla  rassegnazione a non rivendicare i propri diritti fondamentali di lavoratori, che la criminalità organizzata fonda parte del proprio potere e del controllo del territorio. Ci auguriamo sempre che la popolazione interessata, esca da questo circuito vizioso e ritenga di avvicinarsi alla propria Stazione Carabinieri per riferire gli eventuali illeciti del settore: insieme ai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro, troveranno professionisti pronti ad ascoltare e in grado di risolvere il loro problema.

 

I controlli proseguiranno anche nel periodo di Pasqua, con il massimo impegno da parte dei Carabinieri di Palermo operanti e con la variazione dei settori d’intervento e degli orari.

redazione

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