Interventi a seguito della piena del fiume San Leonardo

Nell’ambito della recente attività consiliare l’Assessore alla vivibilità Lelio Minasola ha risposto per conto dell’Amministrazione comunale guidata da Totò Burrafato, all’interrogazione relativa alla piena del fiume S. Leonardo che nelle passate settimane, ha interessato il nostro territorio.
L’interrogazione è stata promossa dal consigliere comunale Vincenzo Taravella che, in buona sostanza, interpretava quanto rappresentato dal partito politico Rinnovamento per l’Italia.
Le copiose piogge infatti hanno ingrossato le acque del fiume San Leonardo ed è stato pertanto necessario l’intervento della Protezione civile per evitare che una eventuale esondazione creasse danni alle famiglie che sono insediate, nella zona. La piena è stata determinata anche all’apertura degli scarichi della Diga Rosamarina che si è resa necessaria per l’enorme volume delle precipitazioni piovose dei giorni scorsi. Apertura adottata secondo i criteri previsti dal “Piano di emergenza per la diga Rosamarina sul fiume San Leonardo sita in località Rosamarina del Comune di Caccamo” così come comunicato dal responsabile della Diga. La manovra di scarico ha consentito un rilascio di circa 65 mc/sec di acqua nell’asta fluviale del fiume S. Leonardo. Di seguito, nella stessa giornata, si è reso necessario lo sgombero delle persone residenti (circa 200 famiglie) ed operanti sulla sponda sinistra del fiume nonché la chiusura del porticciolo a causa dell’aumento delle portate in ingresso. L’evacuazione, compresa nel Piano di emergenza che prevede che il “Si informi la cittadinanza e si eviti in modo categorico ogni comportamento imprudente” è stata eseguita secondo le procedure atte ad evitare ogni pericolo scaturente dalla piena del fiume.
La portata d’acqua ha sommerso tutto il porticciolo di c/da Lignari – Piano Marini. Sono stati effettuati poi degli accertamenti che hanno evidenziato che la rampa di accesso della sponda destra risultava erosa in entrambi i lati e presentava un salto di circa cm 80 dal piano carrabile del porticciolo, inoltre parte della pavimentazione stradale era stata divelta e asportata dalla corrente del fiume. Questa situazione non consentiva né il transito pedonale né quello veicolare.
“Per ripristinare il transito ed eliminare eventuali pericoli si è reso necessario disporre un intervento di urgenza – ha precisato l’assessore Lelio Minasola – della ditta C.P.R. srl di Termini Imerese che insieme alla Protezione civile, ha reso possibile l’eliminazione dello stato di precarietà del ponticciolo e delle opere d’arte connesse”.

Aurora Rainieri

redazione

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