Scempio patrimonio storico architettonico di Castelbuono?

Il Sindaco di Castelbuono Antonio Tumminllo risponde alla nota  dell’Avv. Polizzotto sull’efficientamento energetico dell’ex Convento San Francesco

Si premette che la GEOTERMIA interessa l’energia generata per mezzo di fonti geologiche di calore e può essere considerata una forma di energia alternativa e rinnovabile per eccellenza, ( il nostro progetto in tal senso è stato ritenuto meritevole di approvazione tecnica dal Ministero dell’Ambiente primo in Sicilia e secondo nazionale). Si basa sui principi della geotermia ovvero sullo sfruttamento del calore naturale della Terra (gradiente geotermico). La geotermia a bassa entalpia sfrutta il sottosuolo come serbatoio di calore. Nei mesi invernali il calore viene trasferito in superficie, viceversa in estate il calore in eccesso, presente negli edifici, viene dato al terreno. Questa operazione è resa possibile dalle pompe di calore, motori che tutti noi conosciamo nella forma più diffusa rappresentata dai frigoriferi. Quello che questa tecnologia sfrutta è la temperatura costante che il terreno ha lungo tutto il corso dell’anno. Normalmente, già ad un metro di profondità, si riescono ad avere circa 10-15 °C. Per trasferire il calore dal terreno si utilizzano delle sonde geotermiche: tubi ad U costituiti da materiali con alta trasmittenza termica nei quali passa un liquido che assorbe il calore e lo porta in superficie o nel sottosuolo.

Nello specifico, nel giardino di San Francesco, saranno realizzate 16 perforazioni profonde 51 metri e con diametro massimo di 15 cm.

Si chiarisce che i lavori sono stati regolarmente approvati dagli Enti preposti ivi compreso la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Palermo con Nulla Osta  prot.8531/VII/2012.

La dichiarazione di “manifesta indignazione per l’esecuzione di un’opera che si pone in contrasto con i principi di tutela dei beni storici ed architettonici” mostra i limiti di conoscenza del cittadino comune, osservazione non giustificabile sicuramente da parte dell’Avv. Polizzotto, vigile alle problematiche amministrative.

In riferimento allo “scempio del nostro patrimonio storico, architettonico” citato, si ricorda che nel nostro caso l’opera risulta completamente inalterata in quanto l’intervento non ha nessun impatto ambientale e pertanto non inficia la fruibilità del giardino  nel tempo.

Al bando ogni e qualsiasi strumentalizzazione … una riflessione: analogo intervento è in corso di realizzazione a Palazzo dei Normanni a Palermo, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, una delle primissime Amministrazioni (insieme al Comune di Castelbuono, aggiungiamo), “a dotarsi di un impianto geotermico…utilizzando il calore del sottosuolo, sempre costante, grazie all’impiego di 36 sonde calate in altrettanti pozzi profondi 130 metri”. Nel progetto di Palazzo dei Normanni sono state individuate, per la realizzazione del campo geotermico, le aree antistanti l’ingresso al Giardino Reale, dove si stanno realizzando 36 perforazioni profonde 130 metri e con diametro massimo di 15 cm.

Così come avvenuto per il progetto dell’Ex Convento di San Francesco, il progetto di Palazzo dei Normanni ha ottenuto il nulla osta della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali della Regione Sicilia e tutte le autorizzazioni preliminari, necessarie alla realizzazione dell’intervento in un sito di interesse storico e artistico di questo valore.

Il Sindaco
Antonio Tumminello

Redazione

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